Dopo la Slovenia due chiacchiere con Carlo Fabbricatore

Fabbricatore cominciamo con una provocazione: ma i pianeti non si erano allineati?
I pianeti si erano allineati in modo straordinario, Spagna, Francia e Serbia uscite presto – con Spagna e Francia forse giustificabili per il roster inesperto – però noi lo avevamo detto che poteva succedere di tutto. La formula è folle dal punto di vista tecnico e fisico, troppe squadre e troppo lungo il torneo. A me piace un torneo più corto e con maggior qualità tecnica. Questa Slovenia tolto Doncic è una squadra modesta, i più pericolosi sono Prepeljc ed Omic, giocatori onesti ma insomma niente di più. Doncic non ha giocato bene i secondi venti minuti per la botta rimediata nei primi venti, ma gli abbiamo permesso di fare 30 punti in venti minuti perché nella sua marcatura non ha funzionato niente. Anche la difesa di Gallinari non è stata all’altezza. Eppure l’impressione è stata che lui non stesse bene alla fine. La Slovenia che non ha un centro di questo livello ed ha giocato tanto senza Doncic eppure hanno vinto la battaglia a rimbalzo.
E’ stata Italia-Slovenia o Italia-Doncic?
Doncic contro tutti, anche con qualche compagno di squadra che ne ha combinata una più di Carlo in Francia. La Slovenia ha poco più di due milioni di abitanti e non può sfornare in continuazione fenomeni. C’è poca gente, però ci battono sempre. La Slovenia gioca più alla vecchia maniera della ex Jugoslavia rispetto alla Serbia di oggi. Non hanno la classe di quegli altri però combattono, si buttano per terra per recuperare palloni persi.
Ed ora come ripartiamo?
Ripeto: dal mio punto di vista sono stati fatti degli errori tecnici anche nell’impostazione e negli atteggiamenti – non piace il linguaggio di Pozzecco per dirne una – tipo il fatto che se prima della prima partita dici che “Doncic non si può fermare” è una specie di resa. Pur avendo, sempre secondo lui, il miglior difensore del mondo ; Melli ndr, il 77 della Slovenia ha giocato venti minuti pazzeschi. Inoltre rispondere sempre che delle critiche non gli frega un “c…” forse evidenzia difficoltà di contradditorio. Credo che bisognerebbe fare una grande riflessione sul movimento italiano: quale futuro può avere con questa struttura? Va ribaltato tutto. I giocatori in campo con la Slovenia sono anche buoni, futuribili. I ragazzi che hanno vinto medaglie nelle giovanili sono funzionali al progetto prima squadra? Il settore squadre nazionali ha senso gestito in questo modo? Oltretutto questo risultato è un passo indietro rispetto al sin troppo celebrato ottavo posto dell’Europeo precedente. Quella di oggi è una disfatta, inutile girarci intorno”.
Chi vince adesso, sembra tutto indirizzato verso la Germania?
In questo momento sembra di poter dire che i tedeschi sono favoriti. Ma conoscendo Ataman son convinto che tirerà fuori qualcosa di magico dal cappello della Turchia. I tedeschi hanno due giocatori NBA che però sono perfetti per giocare in Europa: Schroeder e Wagner. Ma torno indietro: ha senso avere Nazionali così imbottite di giocatori non autoctoni? La maggior parte dei quali di formazione americana per altro. Parlo della formazione dei giocatori attenzione non della legittimità del loro passaporto. Ed ancora, bisogna accorciare la lunghezza di questi tornei. Diamo un bonus alla Serbia perché hanno contratto un virus? Va bene ma i problemi nascono anche dalla formula: distanze, clima diverso, viaggi, cibo, tutto contribuisce al poco riposo dei giocatori che ormai è diventato una componente importante insieme all’allenamento classico. Pagare tanto i giocatori non vuol dire farli giocare così tanto e con tante variabili pericolose. Non a caso tante squadre NBA hanno mandato dirigenti ed allenatori a questi europei per vedere i propri asset: cosa che sono i giocatori NBA e che vanno tutelati”. La FIBA ed ECA devono a tutti i costi trovare nuove formule e modi di svolgimento delle manifestazioni internazionali.