Moss: "Milano ha tutto per vincere!"

Moss: "Milano ha tutto per vincere!"

David Moss non solo piace perchè è un ragazzo alla mano (a Siena girava in bicicletta) e sempre sorridente, o perchè è un bel ragazzo (così dicono le donne, e più di una sospirava agli allenamenti se David doveva cambiarsi la maglia ...) ma anche perchè nel tempo che lo ha visto evolversi nella Montepaschi tutti hanno aprrezzato la grinta, la professionalità, l'impatto che ha sempre messo sul parquet, dove non si ricorda una gara in cui sia stato assente o non pervenuto.

La Gazzetta dello Sport lo ha ritratto con una intervista di Luca Chiabotti che andiamo a sintetizzare. Moss, perché Milano? "Quando hai in mano l'opportunità di far parte di una grande organizzazione come Armani devi prenderla. Tutto per me ha avuto subito senso: giocare per Luca Banchi, ritrovare Giustino Danesi e Kristjan Kangur, non c'era motivo per dire no. Poi c'è la sfida, riportare questo club al livello dei successi passati non per il nome che porta ma per le vittorie".

Cosa deve fare Milano per essere come Siena? "Prima cosa in qeusto lavoro bisogna essere professionisti ... ogni squadra ha bisogno di una buona chimica che va trovata il prima possibile perchè è quello che ti fa vincere. ci vuole volontà, voglia di arrivare e di difendere perchè l'attacco è una variabile ma se difendi forte hai sempre, contro chiunque, la possibilità di batterlo".

C'è qualcosa di Milano che somiglia a Siena? "Milano è una squadra molto diversa ma è logico che molte richieste del coach siano le stesse. Io credo in lui e quando i giocatori credono nel tecnico, si gioca meglio".

Banchi ha detto: Moss è il più grande regalo per Gentile e Langford. "E' un grandissimo complimento perché Alessandro e Keith sono giocatori molto forti con i quali sono felice di lavorare".

Non ha paura della "maledizione" che colpisce chi lascia Siena come successo a McCalebb e McIntyre? "Paura? Non è così: Sato ha vinto l'Euroleague col Panathinaikos ..."