Il Partizan assume Joan Penarroya come head coach dopo l'uscita di Obradovic
Il Partizan Belgrado ha ufficializzato l’arrivo dell’allenatore spagnolo Joan Penarroya, inaugurando di fatto una nuova fase per il club dopo le dimissioni di Zeljko Obradovic. Come riportato da Telesport domenica 21 dicembre, il tecnico catalano, 56 anni, firmerà un contratto fino al termine di questa stagione e per la successiva, con un compenso complessivo stimato attorno al milione di euro. La scelta arriva al termine di un periodo particolarmente complicato in EuroLeague: la pesante sconfitta di 41 punti contro lo Zalgiris Kaunas ha fatto precipitare il Partizan al 17° posto con un record di 6-11. L’interim affidato a Mirko Ocokoljic aveva portato un minimo di stabilità, ma i successivi ko hanno evidenziato la necessità di una guida tecnica più solida e duratura.
Penarroya debutterà a Belgrado martedì, quando la squadra rientrerà dalla Slovenia per riprendere gli allenamenti. L’ex coach del Barcellona porta con sé una lunga esperienza maturata in diversi club spagnoli – Olesa, Andorra, Manresa, Burgos, Valencia e Baskonia – e un palmarès che comprende due FIBA Champions League e una FIBA Intercontinental Cup, conquistate durante la sua avventura a Burgos. Il roster del Partizan può contare su giocatori come Carlik Jones, Duane Washington e Sterling Brown, attualmente i principali punti di riferimento. Jones viaggia a 11.4 punti e 5.2 assist di media, Washington segna 14.8 punti con 2.5 rimbalzi, mentre Brown contribuisce con 13.8 punti e un eccellente 58.3% al tiro, garantendo equilibrio tra gioco interno ed esterno.
Il cambio in panchina si inserisce in una riorganizzazione più ampia, che ha visto anche la nomina di Zarko Paspalj come nuovo direttore sportivo. L’ingaggio di Penarroya rappresenta quindi una scelta strategica per ridare stabilità al progetto e impostare un percorso più chiaro dopo settimane di risultati altalenanti tra campionato ed EuroLeague. Per Penarroya si tratta della prima esperienza fuori dalla Spagna. Arriva a Belgrado con le referenze positive di ex giocatori come Vanja Marinkovic e Jabari Parker, oltre alle raccomandazioni dei club in cui ha lavorato. La sua sfida sarà quella di inserirsi rapidamente in un gruppo che finora ha faticato a trovare continuità e identità, cercando di invertire la rotta in EuroLeague.