NBL Finals Gara 3, Sydney si procura il match point nella notte dei record del basket australiano

NBL Finals Gara 3, Sydney si procura il match point nella notte dei record del basket australiano
© foto di NBL

(di Davide Colotti). 18.049 spettatori. Mai così tanti nella storia del basket NBL.
La Qudos Bank Arena di Sydney, teatro del successo di Team USA sulla Francia alle Olimpiadi del 2000, è gremita in ogni ordine di posto e regala un momento di festa a tutto il basket oceaniano. Alla fine però a godere sono solo i padroni di casa dei Sydney Kings, che spazzano via i New Zealand Breakers con uno scarto di 23 punti e si portano a una vittoria dalla conferma del titolo 2021/22. Ci è voluto un record di pubblico all-time per spezzare il filotto di 5 vittorie esterne in altrettanti incontri stagionali tra Kings e Breakers.


È stata una settimana di euforia in casa Kings: prima il punto del pareggio nella serie in Nuova Zelanda nonostante l'infortunio delle stelle Derrick Walton Jr. e Xavier Cooks, poi l'annuncio che proprio Cooks farà il grande salto in NBA. È infatti ufficiale, in casa Washington Wizards, la firma biennale del lungo australiano classe 1995, MVP della regular season e delle scorse Finals, che si unirà alla franchigia della Capitale al termine delle fatiche contro New Zealand.

Walton e Cooks recuperano per gara 3 e sono regolarmente in quintetto davanti ai diciottomila della Qudos Arena. Le due punte di diamante dei Kings entrano finalmente nella serie dopo un inizio letteralmente zoppicante, e fanno abbondantemente la loro parte, soprattutto Walton, migliore in campo. Chi sorprende per costanza e si candida a potenziale MVP delle Finals è però il quinto violino di casa Sydney, lo specialista difensivo Justin Simon, che, dopo una regular season di poche responsabilità in attacco, ha saputo prendere per mano la squadra nel momento del bisogno e, con il reintegro dei migliori, continua a macinare punti, rimbalzi, assist, recuperi e stoppate.


La contesa dura circa 25 minuti: New Zealand parte forte e risponde colpo su colpo con determinazione, chiudendo prima e seconda frazione in vantaggio. Il margine aumenta fino al +9 di inizio terzo quarto, dopodiché un tracollo senza appello: 48-21 il punteggio del secondo tempo. Sydney tira giù la saracinesca e gli ospiti combinano la miseria di 21 punti in 20 minuti, meno di quanto prodotto sia nel primo che nel secondo quarto. Tanti problemi di falli per i Breakers, che perdono il riferimento offensivo Brantley in apertura di ultima frazione per la quinta penalità, e devono centellinare l'impiego di capitan Abercrombie e del bomber Brown, che chiudono con 4 a testa. Testa: è forse questo il problema di New Zealand, conscia di aver gettato malamente in gara 2 l'occasione di portarsi sul 2-0 contro i campioni in carica, menomati dagli infortuni. O forse, semplicemente, Sydney è stata più forte. E la carica dei diciottomila ha aiutato.
La serie torna adesso in Nuova Zelanda. Anche a Auckland tira aria di record di spettatori per quella che, per i Kiwi, sarà una gara da dentro o fuori.

SYDNEY - NEW ZEALAND 91-68
Sydney: Vasiljevic 15, Soares 14+6r, Simon 13+6a, Walton 12+6r+9a, Glover 11, Cooks 10+8r
New Zealand: McDowell-White 11, Brantley, Brown e Rupert 10