Vittoria di carattere a Brooklyn per i Warriors dopo il tracollo di Toronto

Vittoria di carattere a Brooklyn per i Warriors dopo il tracollo di Toronto
© foto di nba.com

Al Barclays Center l’inizio è il peggiore possibile per gli uomini di Steve Kerr: palloni persi a ripetizione, attacco senza ritmo, scelte affrettate al tiro. Brooklyn fiuta il sangue e punisce subito ogni errore, correndo in transizione e colpendo dall’arco con Michael Porter Jr. e il rookie Egor Demin per un 12-0 che porta i Nets in doppia cifra di vantaggio sul 18-8. Kerr è costretto a fermare la partita con un timeout, ma anche Stephen Curry sembra in serata complicata, mentre Golden State soffre l’atletismo dei padroni di casa e arriva sistematicamente in ritardo sulle letture difensive. Solo nel finale di primo quarto, grazie alla regia calma e al controllo del tempo di Jimmy Butler e all’energia di Trayce Jackson-Davis, i Warriors riaprono il match e rientrano fino al 30-28.

Poi è la second unit a ribaltare l’inerzia. Curry resta in campo con le riserve, la difesa si compatta, la pressione sul pallone aumenta e l’attività di Trayce Jackson-Davis comincia a logorare i Nets, costretti a rincorrere in transizione difensiva. Il ritmo si alza, i cambi di leadership nel punteggio si susseguono – addirittura tredici soltanto nel primo tempo – e il rookie Will Richard porta minuti di grande impatto su entrambe le metà campo, dando respiro e punti extra alla rotazione. All’intervallo Golden State ha già girato la partita, avanti di un possesso sul 59-57, e nella ripresa Kerr alza ulteriormente la velocità inserendo Brandin Podziemski nel quintetto per aggiungere dinamismo sul perimetro.

Il terzo periodo si apre con attacchi più contratti da una parte e dall’altra, ma è ancora Golden State a trovare il primo vero strappo con un 10-2. Quando il gioco si fa sporco e confuso, è Jimmy Butler a rimettere ordine: rallenta quando serve, attacca il ferro nei momenti chiave e firma gli ultimi 11 punti dei Warriors del quarto, tenendo i suoi davanti 89-85 prima degli ultimi dodici minuti. Nel quarto periodo si aspetta il solito calo fisiologico, invece arriva un nuovo allungo: un 8-0 che porta il vantaggio intorno alla dozzina di punti (107-95) con Will Richard ancora protagonista. Brooklyn prova l’ultimo assalto con un mini-parziale guidato da Egor Demin per tornare fino al 110-106, ma il match si decide su una giocata firmata Stephen Curry: floater spettacolare con fallo subito da Nic Claxton. Subito dopo De’Anthony Melton stoppa Demin e vola in contropiede per il layup, poi arriva l’intercetto con schiacciata in campo aperto di Will Richard. La difesa chiude il discorso, e i Warriors completano una delle vittorie più significative della loro stagione in termini di carattere e reazione.