Show dalla panchina: Naz Reid ne mette 33 e i Timberwolves travolgono i Bulls
La partita alla United Center parte con qualche incertezza al tiro per i Timberwolves, ma la sensazione è che basti poco per sbloccare la serata. Quando Naz Reid entra in ritmo, però, non ce n’è più per nessuno: il lungo firma 33 punti uscendo dalla panchina, miglior prestazione stagionale, e diventa la vera spina nel fianco della difesa di Chicago, che fatica a contenerlo sia vicino al ferro che sul perimetro. Anthony Edwards fa il resto, chiudendo con 23 punti e guidando il controparziale già nel secondo quarto, mentre Julius Randle contribuisce con 17 punti in un attacco che, dopo l’avvio freddo, si accende fino a chiudere con un ottimo 53,7% dal campo, supportato dai 12 punti a testa di Donte DiVincenzo e Bones Hyland.
Il momento di svolta arriva nel terzo periodo, dopo che i Bulls avevano trovato la forza di rientrare fino al 55-55 nei primi secondi della ripresa.
Da lì in poi, però, è un assolo Minnesota: i Timberwolves firmano un 40-28 nel quarto che spacca la partita e li porta sul 95-78 all’ingresso degli ultimi dodici minuti, controllo totale del ritmo e della qualità dei tiri. La differenza la fanno anche i dettagli: solo 3 palle perse per Minnesota contro le 16 di Chicago, un dato che racconta meglio di qualsiasi altro la lucidità degli ospiti rispetto alla difficoltà crescente dei Bulls nel gestire ogni possesso a metà campo.
Per Chicago, la serata si trasforma presto in un incubo fisico prima ancora che tecnico. Coby White, miglior realizzatore stagionale dei Bulls con 20,5 punti di media, è costretto a lasciare il campo nel primo quarto per un problema al polpaccio destro, lo stesso che lo aveva già tenuto fuori nelle prime undici partite dell’anno; nel primo minuto del secondo tempo tocca poi a Josh Giddey, seconda opzione offensiva con 19,5 punti, 9,2 assist e 9,1 rimbalzi di media, uscire zoppicando per un apparente problema al bicipite femorale sinistro dopo aver segnato 11 punti. Nikola Vucevic prova a tenere in piedi i Bulls con 23 punti, ma senza i due principali creatori di gioco e con una squadra che tira solo col 40,9% dal campo la rimonta resta un miraggio: arriva così la seconda sconfitta di fila dopo una striscia di cinque vittorie che li aveva riportati al 50%, mentre Billy Donovan deve fare i conti anche con l’assenza annunciata di Zach Collins, fermato da una distorsione all’alluce destro, in una notte che coincide con la 1.200ª partita in carriera di Mike Conley, unica nota storica in una sfida a senso unico.