I Thunder devono sudare una vittoria contro una Atlanta rimaneggiata

I Thunder devono sudare una vittoria contro una Atlanta rimaneggiata
© foto di nba.com

Il contesto, alla palla a due, è chiaro: Atlanta si presenta senza tre titolari del calibro di Trae Young, Jalen Johnson e Kristaps Porzingis, ma non ha alcuna intenzione di fare da sparring partner al Paycom Center. I Thunder, dal canto loro, sembrano inizialmente traditi da un pizzico di rilassatezza difensiva, e gli Hawks ne approfittano colpendo con grande precisione dall’arco per due quarti interi: la squadra ospite si infiamma da tre e arriva all’intervallo a quota 74 punti segnati, avanti 74-70 mettendo davvero in difficoltà i campioni in carica. Dall’altra parte, però, il “Big Three” di OKC risponde da squadra matura: 39 punti per un Shai Gilgeous-Alexander in pieno controllo, 24 punti e 9 rimbalzi per Chet Holmgren e 20 punti con 9 rimbalzi e 7 assist per Jalen Williams, che tengono a contatto i Thunder in attesa del momento giusto per sferrare il colpo.

Quel momento arriva subito dopo l’intervallo, quando la difesa di OKC finalmente sale di un paio di tacche e, in attacco, SGA inizia a fare il bello e il cattivo tempo anche spalle a canestro, partendo dalla propria metà campo per orchestrare il gioco. Il parziale di 12-0 con cui i Thunder aprono la ripresa spezza il ritmo degli Hawks e permette ai padroni di casa di volare in doppia cifra di vantaggio, obbligando Atlanta a inseguire praticamente per tutto il resto della partita. Eppure la squadra di Quin Snyder non molla la presa: sulle spalle di un Nickeil Alexander-Walker da 30 punti in serata di grazia e di un Onyeka Okongwu dominante nel pitturato, da 26 punti e 14 rimbalzi, gli Hawks continuano a restare agganciati al match, rifiutando l’idea del garbage time anticipato.

Il finale è una continua risposta e controrisposta dall’arco: Alex Caruso trova la tripla che sembra dare respiro a OKC, ma Nickeil Alexander-Walker replica immediatamente dall’altra parte e riporta Atlanta a due possessi di distanza quando mancano circa quattro minuti alla sirena, sul 132-128.
Proprio quando il sapore della trappola sembra farsi concreto, i Thunder si rimettono in carreggiata: una nuova penetrazione di SGA che fissa la difesa e scarica su Cason Wallace per un canestro pesantissimo, seguita da una palla rubata dello stesso Caruso, che intercetta la linea di passaggio e lancia Chet Holmgren in campo aperto per la schiacciata che chiude simbolicamente i conti. Oklahoma City porta così a casa un’altra vittoria sofferta e, forse proprio per questo, ancora più significativa nel percorso di una squadra che continua a vincere anche quando la serata non si mette esattamente come previsto.