Durant trascina i Rockets con 30 punti per il nono ko dei Pacers consecutivo
Durant continua a segnare il territorio nella sua nuova avventura texana: seconda partita di fila oltre quota 30, decima gara stagionale a queste cifre, la prima che infiamma davvero il Toyota Center in maglia Rockets dopo la maxi trade estiva con Phoenix. Contro i Pacers, KD è il terminale principale di un attacco che trova però protagonisti diffusi: Jabari Smith Jr. chiude con 21 punti e 10 rimbalzi, Amen Thompson sfiora la tripla doppia con 20 punti, 8 rimbalzi e 7 assist, mettendo sul parquet tutta la sua versatilità a cavallo tra playmaking e fisicità. Il contesto è quello di una squadra che ha appena voltato pagina dopo un road trip complicato (quattro sconfitte in cinque partite) e che ora centra la terza vittoria consecutiva, tornando a dare l’impressione di poter dire la sua nella corsa playoff a Ovest.
La partita prende una direzione chiara già nel primo tempo: Houston entra in controllo, costruisce un margine di 16 punti all’intervallo e al rientro dagli spogliatoi trova subito un altro strappo, con un parziale di 12-3 che la spinge fino al 78-51 a circa dieci minuti dalla fine del terzo periodo. In quella sequenza Jabari Smith Jr. piazza due triple pesanti e Durant aggiunge altri quattro punti, scavando un solco che sembra già decisivo. Houston resta stabilmente avanti di 27 punti nel cuore del terzo quarto, prima che una fiammata di Indiana – 14-2 di parziale – riporti lo scarto sull’89-74 grazie alle iniziative di Pascal Siakam (23 punti), e alle triple di Bennedict Mathurin e Andrew Nembhard, illusione di una rimonta che però non si concretizza mai davvero.
I Rockets, infatti, ritrovano rapidamente fluidità offensiva e chiudono di fatto i conti prima della volata finale: un 16-4 di risposta li porta sul 105-78 all’inizio dell’ultimo periodo, con le triple di Reed Sheppard e Dorian Finney-Smith a rimettere distanza di sicurezza tra le due squadre. Nel quarto quarto Udoka può permettersi di svuotare la panchina quando il vantaggio è ancora di 16 punti a due minuti e mezzo dalla sirena, mentre Indiana rende il punteggio più accettabile solo nel cosiddetto garbage time, incassando però il nono ko consecutivo che conferma il peggior record della lega (6-27) in una stagione segnata dall’assenza totale di Tyrese Haliburton per l’infortunio al tendine d’Achille. In casa Rockets resta solo una nota stonata: Steven Adams, ancora titolare al posto dell’All-Star Alperen Sengun fermo per problemi al polpaccio, mette 8 punti e 5 rimbalzi ma è costretto a lasciare il campo nel terzo quarto per una distorsione alla caviglia destra, rinviando a esami successivi la valutazione sulle sue condizioni in vista delle prossime uscite.