LBF A1: Passalacqua Ragusa di forza sul campo della Segafredo Bologna

Dopo un primo quarto titubante la formazione siciliana ha progressivamente recuerato e superato di slancio le Vù nere ancora squilibrate
21.11.2021 17:17 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
LBF A1: Passalacqua Ragusa di forza sul campo della Segafredo Bologna

L’altra partita di cartello della settima giornata di andata della serie A1 LBF l’ha vinta la Passalacqua Ragusa sul campo dalla Segafredo Virtus Bologna col punteggio di 70 ad 83. In realtà dopo i primissimi minuti ma anche dopo i primi 10 minuti, nulla lasciava presagire che questo sarebbe stato il finale di gara.

Perché la Virtus giocava come un orologio svizzero, con una difesa sempre molto aggressiva capace di mettere in estremo imbarazzo le due portatrici di palla ragusane, Santucci-Romeo, costrette loro e le compagne ad una serie di orribili trattamenti di palla che ne hanno spezzato sul nascere ogni velleità offensiva. Risultato 24 a 12 alla fine del primo quarto con la coppia americana di Bologna, Turner ed Hines-Allen a fare pentole e coperchi vista l’ennesima giornata da litigata col ferro di Zandalasini. Inoltre dopo 7 minuti di gara tutti abbiamo festeggiato il rientro in campo di Sabrina Cinili – numero 11 della Segafredo -  dopo uno stop lunghissimo per cui tutto sembrava apparecchiato per un pomeriggio a fortissimo sapore bianconero.

La prima a mettere qualche granello di sabbia nel meccanismo difensivo delle padrone di casa – tra le quali a parere di chi scrive Ivana Dojkic è fondamentale – è stata Marzia Tagliamento con i suoi tiri da tre due quali accoppiati ad un canestro di Santucci hanno riaperto la partita con 6 minuti dalla sirena di metà gara, 26 a 22. Qui c’è stato l’infortunio di Ruth Hebard la neo campionessa WNBA di Ragusa che alla sua prima apparizione con la maglia della Passalacqua è potuta stare in campo solo 11 minuti e spiccioli: scendendo da un rimbalzo in difesa si è storta malamente una caviglia ed è uscita per non rientrare più. Ragusa non ha fatto una piega, ha alzato la qualità dalla sua difesa e pur subendo ancora la vena di Turner ed Hines-Allen ha chiuso il secondo quarto sotto di 8, 39 a 31.

Il terzo quarto è stato il capolavoro di coach Recupido e delle sue giocatrici. Perché quando Tagliamento ha messo la sua quarta tripla su cinque tentativo, 41 a 39, è poi successo che Ivana Dojkic venisse sanzionata del III° e IV°fallo nel giro di pochissimi secondi e la Taylor  (nella foto)ne ha approfittato con due liberi per la parità, 41 a 41. Subito dopo la Kujer ha superato, Romeo, Consolini ed ancora Taylor – imprendibile per la difesa bolognese – hanno allungato fino al 43 a 50 sul quale Lino Lardo, coach di Bologna ha chiamato un time out per capire cosa stesse accadendo. La sospensione ha prodotto una sfuriata di Hines-Allen ma non di Turner e Zandalasini che a questo punto della gara era 1 su 11 al tiro, mentre Consolini, Romeo ed Ostarello che ha rubato la più semplice delle palle e condotto il più solitario dei contropiede, hanno dato al vantaggio ospite una fisionomia importanti, 47-56. Mitigata da due liberi di Barberis che hanno rimandato il verdetto agli ultimi 10 minuti con Bologna sotto di 7.

Comincia il quarto periodo e Santucci fa più 9 ma…ecco lo Zanda-time! Che in coppia con Barberis in un attimo ha rimesso Bologna dietro di soli due punti, 56 a 58 (5 per l’ala della Nazionale) ed ancora a meno quattro con un’altra tripla dopo 5 punti di seguito di Kujer, 59-63. Non un caso però se l’attacco della Virtus ha ripreso a girare: all’inizio del quarto era tornata in campo la Dojikic in versione playmaker-guardia-tuttofare e la sua importanza s’è vista quando Barberis ha recuperato un pallone molto lungo sull’angolo sinistro dell’attacco virtussino e lo ha consegnato nelle mani della croata che la messo dentro da tre senza alcuna esitazione., 64-69. Da questo canestro Bologna ha trovato energie per rimettere in partita la Turner che ha segnato 5 punti due dei quali al volo con un tocco quasi da palleggiatrice di volley, conditi da un libero. Portando la sua squadra a meno 2, 69 a 71 con 2 minuti e 40” da giocare. Tutto aperto? In teoria salvo che la Taylor non era affatto d’accordo ed ha risposto al momento bolognese con una tripla e alzando il sipario sull'’azione simbolo della gara. Zanda si butta dentro per un tiro da due, chiede un fallo ma non ottiene nulla torna in difesa per contendere la palla dalle mani di Tagliamento che ci mette più forza la conserva e la mette da 3: 69-77 ad 1’27” e sulla rimessa fallo antisportivo alla Dojkic con relativi liberi (uno su due di Romeo) e bandiera bianca della Virtus, costretta anche a vedere la preghiera da centrocampo di Romeo sulla sirena infilarsi nel suo canestro. Il tabellino

Riassumendo: Ragusa sta trovando la sua fisionomia con il controllo dei tabelloni che le permettono di avere molti possessi, di correre e sviluppare tutte le chance offensive di cui dispone. Bologna sembra ancora troppo un cantiere aperto nel quale tra l’altro, la più spaesata sembra essere Cecilia Zandalasini, sul cui impegno non si discute, ma le cui percentuali mostrano una dipendenza della squadra dalla sua precisione che è difficile da sopportare. Per adesso.