NBA - Tanking e Warriors, un'associazione di idee possibile?

NBA - Tanking e Warriors, un'associazione di idee possibile?

Solo il fatto che qualcuno negli Stati Uniti possa stamani mettere insieme in una associazione di idee le parole "tanking" e "Warriors" la dice lunga come in un attimo gli ultimi cinque anni di storia della NBA possano essere sul punto di andare definitivamente in archivio.

Cinque anni in cui Golden State ha monetizzato cinque finals e tre titoli, un gioco scintillante che ha fatto storia e proseliti, delle figure di atleti numero uno come Steph Curry, Klay Thompson e Draymond Green cui si è poi associato Kevin Durant, una lucida gestione del team come quella di Steve Kerr, che è sopravvissuta anche alle bizze della sua schiena per un lungo periodo.

Ma adesso parla la mano rotta di Curry. L'assenza di Thompson, l'addio di KD, i maxi contratti che impediscono di rinforzare la squadra se non con giocatori all'esordio, o di bassa valutazione o veterani alla caccia di un ultimo tentativo di gloria ( e titolo) sono dati oggettivi e ostacolo alla continuazione dell'eccellenza del quinquennio Golden State.

Il tandem D'Angelo Russell - Draymond Green sarà sufficiente per mantenere a galla la squadra? O è già necessario attraversare la stagione per ottenere un grande premio nel prossimo Draft? Per il proprietario dei Warriors, Joe Lacob, le domande non hanno ragione di essere.

Sarà "tanking"? "È contro tutto ciò che difendo. Combatteremo da morire, svilupperemo i nostri giovani giocatori, impareremo a vincere. Non stai meglio provando a perdere. L'intero franchising è incentrato sulla vittoria. E vinceremo. Potrebbero esserci degli ostacoli sulla strada, ma non accetteremo mai di perdere."