LBA - Giorgio Gandolfi e la generazione di fenomeni: over 35 in gran forma

Fonte: la Provincia di Cremona
LBA - Giorgio Gandolfi e la generazione di fenomeni: over 35 in gran forma
© foto di Savino Paolella

(di Giorgio Gandolfi). In genere quando un giocatore si avvia verso i 40 anni di età lo si ritiene in declino. Ma spesso ci si sbaglia. LeBron James, 39 anni al 30 dicembre, domina ancora l'Nba ed è stato tra i primi dieci marcatori in questa stagione, mentre nel nostro campionato David Logan, a 40 anni compiuti, è stato il secondo miglior marcatore della Serie A con 18 punti a partita e, grazie ai suoi 30 punti, ha dato la salvezza a Scafati nell'ultima decisiva partita contro Brescia. E ora proverà a riportare in serie A Cantù.

In questa stagione, due giocatori, entrambi 37enni, uno in Italia, Marco Belinelli, e l'altro in Spagna, Sergio Rodriguez, hanno fatto sensazione. Bolognese doc, Belinelli, che ha avuto esperienze sia con la Virtus, che con la Fortitudo, inizia la sua carriera in Nba con i Golden State Warriors nel 2007 ed è nel 213­14 che con i San Antonio Spurs vince il titolo Nba e la gara del tiro da tre punti all'All Star Game. Dopo altre stagioni passate in varie squadre del campionato professionistico americano, torna a Bologna nella Virtus nel 2020, vince due Supercoppe, un campionato e l'Eurocup e debutta in Eurolega. Gli inizi nella massima competizione europea per club sono stati difficili per Belinelli, con alcune partite in cui non è stato convocato, perché non perfettamente in forma, ma nella a seconda parte dell'Eurolega ha mostrato lampi della sua classe, andando spesso in doppia cifra, con il massimo di 26 punti contro il Real Madrid. Al termine del nostro campionato ha fatto incetta di riconoscimenti: è stato votato come terzo tra i tre top giocatori, miglior sesto uomo, miglior giocatore italiano ed è stato inserito nel miglior quintetto. Belinelli, a cui recentemente è nata una figlia, è una persona tranquilla, che ama stare in famiglia e con gli amici nella sua villa a S. Giovanni in Persiceto, dove è nato. A parte le sue doti tecniche e il suo tiro dalla distanza e non solo, il motivo per cui è riuscito a giocare tanti anni a grandi livelli è dovuto alla sua etica del lavoro e la sua professionalità, anche durante l'estate, perché, pur dopo tanti anni di carriera, si allena sui fondamentali con Marco Sanguettoli, che lo aveva allenato nelle giovanili della Virtus.

L'altro 37enne che sta mettendosi ancora in mostra è Sergio Rodriguez, meglio conosciuto come Chacho, abbreviazione di muchacho, cioè ragazzo. Nato a Tenerife, nelle Canarie, inizia il suo percorso cestistico nelle giovanili di quell'isola, ma è con l'Estudiantes Madrid che debutta nel massimo campionato spagnolo, per poi approdare in Nba con Portland, dove gioca anche con un altro grande giocatore spagnolo, Rudy Fernandez, che ha ritrovato quest'anno a Madrid. Dopo alcuni campionati giocati in altre squadre Nba, Rodriguez ritorna in Europa, firmando con il Real Madrid, ed è nella capitale spagnola, che inizia la sua grande carriera spagnola ed europea, a livello di club. Oltre a tre campionati iberici ed una Coppa Intercontinentale vinta, viene eletto Miglior Giocatore dell'Eurolega della stagione 2013­ 2014 e l'anno seguente si aggiudica il titolo in questa massima competizione europea per club. Torna a giocare in NBA con Philadelphia e poi indossa la maglia del Cska Mosca, con cui vince una seconda Eurolega. Tifoso della squadra di calcio del Real Madrid sin da ragazzo, e anche di Rafa Nadal, è sposato con una sua connazionale, che ha studiato in Italia e ha tre figli, che parlano anch'essi italiano. Questo lato italiano della famiglia è anche uno dei motivi che ha spinto Rodriguez a venire a giocare nel 2019 all'Olimpia Milano, che riporta al titolo lo scorso campionato. Ci sarebbe bisogno di più spazio per elencare anche tutti i suoi traguardi con la nazionale spagnola, ma bastano un oro ai Mondiali ed agli Europei, oltre ad un argento ed un bronzo alle Olimpiadi. Ma il suo ultimo capolavoro lo ha fatto contro il Partizan Belgrado nella quinta e decisiva partita di playoff dell'Eurolega per l'accesso alle Final Four di Kaunas. Uscendo dalla panchina, con la sua squadra in grandissima difficoltà, ha segnato 19 punti, con 8 su 11 al tiro in 19 minuti, oltre a 6 assist. Belinelli e Rodriguez, attenti a quei due, mai sottovalutarli, nonostante la non verde età.