L'uso notturno dei social media rallenta la qualità della prestazione

L'uso notturno dei social media rallenta la qualità della prestazione

I social media sono lo strumento per essere connessi con il mondo costantemente 24 ore su 24. Ma che effetti può fare sulla vita e sulle attività delle persone? Un recente studio condotto da scienciedirect.com si è occupato di verificare, tra i giocatori NBA, l'influenza della mancanza di sonno a causa di abuso dei social network nelle ore notturne.

Si è evidenziato che la qualità delle loro prestazioni declina nella partita del giorno successivo. Sembra logico per chi non dorme a sufficienza, ma la penalità è più alta tra gli atleti perché riduce le loro facoltà fisiche. Nello sport in generale, e il basket non fa eccezione, la riduzione della durata del sonno è generalmente associata a prestazioni peggiori rispetto a una durata del sonno adeguata. 

Grazie alla collaborazione di 112 giocatori NBA, di cui è stato testato il loro utilizzo dei social network, e più precisamente "Twitter di notte", questo sito scientifico ha svolto un'analisi al riguardo quantificando le loro prestazioni in partita il giorno successivo.

Le conclusioni? Sembra che twittare di pomeriggio o di notte rispetto a non farlo, porti a notevoli riduzioni delle prestazioni del giocatore il giorno successivo, con meno punti e meno rimbalzi . Inoltre, nei giocatori che twittano di notte, si osserva che il giorno successivo il loro tempo di gioco tende a diminuire e aumentano turnover e falli personali.

Di notevole impatto è la diminuzione dell'efficacia al tiro con un tasso di 1,7 punti percentuali il giorno dopo aver superato la notte con l'uso dei social network in generale, e Twitter in particolare.

Lo studio infine, suggerisce che le prestazioni di chiunque e in qualunque ambito lavorativo e sociale che richieda concentrazione e attenzione saranno inferiori in maniera evidente dopo aver utilizzato la comunicazione social durante la notte.