Olimpia Milano, cosa salvare dalla sconfitta contro il Monaco?

Una sconfitta che sa ancora una volta di occasione sprecata per l'Olimpia Milano. Al netto di un arbitraggio che ha condizionato oggettivamente la partita, la maggior parte delle volte a sfavore dell'Olimpia, la squadra di coach Ettore Messina ha da ricriminare diverse situazioni. Nel finale due possessi pessimi, il penultimo di Shavon Shields che a 20 secondi dalla fine ha deciso di andare a forzare in contropiede quando però la difesa avversaria era già rientrata, subendo la stoppata di Diallo. L'ultimo una conclusione di Lorenzo Brown per tentare la parità che non arriva neanche vicino al ferro. L'Olimpia spreca in tal senso dopo aver dimostrato ancora una volta capacità di resilienza nel recuperare un Monaco di individualità più che gioco di squadra. La differenza è nel fare canestro: Milano ha tirato meglio da tre, 9/30 contro 7/26, ma da due ha subito il 58.8% del Monaco. Pesa in tal senso l'assenza di Josh Nebo, ma il secondo tempo di Devin Booker è sicuramente da sottolineare, come ha fatto coach Messina in conferenza stampa. Però anche lì, a proposito di scelte sbagliate, quel tiro a 55 secondi per il -1 è entrato, ma non era certamente il migliore da prendersi.
La prova di Booker fa comunque ben sperare, soprattutto considerando che Nebo non si vedrà per un bel po' di tempo. Lorenzo Brown e Marko Guduric sembrano ancora indietro, ma il play ha comunque prodotto 12 punti e 7 assist, mentre il serbo ha guidato la rimonta (anche lui con qualche problema fisico, come si è chiaramente visto dalle immagini). LeDay si prende un bel richiamo dallo stesso Messina di "responsabilità". Chi dice che sta bene, lui, chi dice che non è così, lo stesso lui (a volte) e lo staff medico. "Morale della favola: non sta bene". E in una Europa così lunga, forzare e rischiare di fare peggio non ha assolutamente senso. Domani Olimpia a Varese per il derby nella seconda giornata di LBA, mentre la prossima settimana ci saranno Bayern Monaco e Zalgiris Kaunas in trasferta. Il tour de force continua.