Kyle Singler arrestato in Oklahoma: l’ex Duke e Real Madrid accusato di violenza domestica
Kyle Singler, ex giocatore NBA e MVP delle Final Four NCAA 2010 con Duke, è stato arrestato in Oklahoma con l’accusa di aver aggredito la sua compagna. Secondo quanto riportato da News9, l’ex ala dei Pistons e dei Thunder si trovava in un Airbnb con la donna e il loro figlio quando avrebbe tentato di violentarla, afferrandole la testa e spingendola a terra. Mitch Dobbs dello Haskell County Sheriff’s Office ha confermato che la vittima presentava segni sul volto compatibili con un’impronta della mano. Singler, 37 anni, è stato rilasciato su cauzione e, secondo l’affidavit, appariva sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e non ha collaborato con le autorità.
La notizia ha scosso il mondo del basket, dove Singler era noto per la sua carriera universitaria e professionistica. Arrivato a Duke come McDonald’s All-American, fu nominato Rookie of the Year nella ACC nel 2007-08, iniziando tutte le 33 partite da matricola con 13.3 punti e 5.8 rimbalzi di media. Nei tre anni successivi ha mantenuto medie elevate, culminando nel 2009-10 con 17.7 punti e 7.0 rimbalzi a partita, guidando i Blue Devils al titolo nazionale. Quell’anno ha anche registrato il suo massimo in carriera nel tiro da tre punti con il 39.9%.
Scelto al secondo giro del Draft NBA 2011 dai Detroit Pistons, Singler ha disputato sei stagioni nella lega americana dopo un biennio in Spagna tra Lucentum Alicante e Real Madrid: tre a Detroit e tre a Oklahoma City. La sua annata migliore è stata nel 2013-14, quando ha messo a referto 9.6 punti e 3.7 rimbalzi a gara con il 44.7% dal campo. Dopo l’esperienza NBA ha concluso la carriera in Europa, tornando in Spagna con Obraidoro e CB Canarias. L’arresto segna una svolta drammatica per un atleta che, fino a pochi anni fa, era considerato uno dei talenti più completi usciti dal college basketball.