Quinten Post, il centro olandese dei Warriors che cresce tra parquet e scacchi

Quinten Post, il centro olandese dei Warriors che cresce tra parquet e scacchi
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Quinten Post sta affrontando la sua seconda stagione NBA con gratitudine e determinazione, consapevole di un percorso iniziato lontano dai riflettori. Nato nei Paesi Bassi, dove il basket è oscurato dal calcio, Post ha lasciato casa a 18 anni per giocare a Berlino, prima di trasferirsi negli Stati Uniti per il college. «Il sistema europeo ti insegna a essere completo, a giocare dentro e fuori, con e senza palla», ha raccontato a Mark Medina di Essentially Sports. Dopo Mississippi State e Boston College, è stato scelto al 52º posto nel Draft 2024, diventando il primo olandese selezionato dal 2009.

La sua stagione da rookie è stata sorprendente: partito come two-way player, ha guadagnato un contratto standard grazie alla sua precisione al tiro da tre (40.8%). «La G League mi ha aiutato a trovare ritmo», ha spiegato. Il consiglio di Stephen Curry è stato decisivo: «Se sei libero, tira. Se sei una minaccia, apri il campo per tutti». Ora Post si sta adattando al suo ruolo accanto a veterani come Draymond Green, Jimmy Butler e Al Horford. «Al è un professionista vero. A 39 anni è ancora agile, segno del lavoro che ha fatto negli anni», ha detto Post, sottolineando l’importanza della costanza.

Fuori dal campo, Post coltiva una passione insolita: gli scacchi. La scorsa estate ha vinto il “Chesstival” di Las Vegas, donando i 25.000 dollari del premio a Reading Partners, associazione che promuove l’alfabetizzazione infantile. «Aiutano i bambini a imparare a leggere e a costruire il loro futuro», ha dichiarato. Alto oltre due metri, Post continua a bilanciare fiducia e pazienza: «Sto trovando il mio ritmo. Qualunque sia il mio ruolo, voglio aiutare la squadra a vincere». Un talento europeo che sta conquistando la NBA, mossa dopo mossa.