Serie B - Una prova da dimenticare, quella della Falconstar a Reggio Emilia
Quella subita dalla Pontoni Falconstar in casa del Re Basket 2000 Reggio Emilia è la prima sconfitta in campionato e questo numero, escludendo la prova individuale di D’Andrea nei primi due quarti, è forse l’unica cosa che resta da salvare della prova dei biancorossi, che dopo aver battuto Olimpia Castello, Montebelluna e Oderzo sono incappati nella classica giornata no nella cornice del PalaBigi terminando così la striscia di imbattibilità. In campo si è vista una netta differenza di energia tra le due squadre: nel piano partita la Falconstar avrebbe dovuto limitare il corri e tira avversario (“E’ una squadra che segna tanto”, aveva detto alla vigilia, profetico, coach Beretta) ma non c’è riuscita, soprattutto nei primi due quarti, conclusi con 52 punti subiti.
“Subire 52 punti in 20′ semplicemente non è da noi – commenta il coach – così come non lo è andare sotto a rimbalzo, o metterci poca aggressività. Reggio Emilia doveva sbloccarsi e ce l’ha messa tutta giocando una splendida partita in quanto a velocità, intensità, carica agonistica e concretezza. Bravissimi e complimenti, mentre noi siamo andati subito sotto sugli stessi aspetti con un approccio poco energetico. La prova balistica di D’Andrea nei primi 20′ (20 punti nella prima parte di gara, con un 3/3 iniziale da 3 punti, ndr)) ci ha tenuto in piedi ma la difesa non è stata mai all’altezza della situazione. Nella ripresa c’è stato sostanzialmente un pareggio, ma ormai la gara era compromessa”.
Un peccato, dunque, anche perché sulla prova offensiva non si può recriminare, specie con una percentuale da 3 punti (10/26) che specialmente in trasferta è molto soddisfacente. Sono state proprio le triple, quelle di Tuis in particolare (5 a bersaglio) a far sperare nella rimonta Pontoni nell’ultima parte di gara, ma il minimo divario è stato di 9 lunghezze. “E’ una di quelle serate che possono capitare, diciamo una o due volte l’anno, ma che vanno tenute a mente lavorando perché non si ripetano – conclude coach Beretta – è chiaro che su questo concetto insisterò molto in settimana”.