Dopo la valanga arriva il brivido finale, ma Oklahoma City imbattuta a Dallas

Dopo la valanga arriva il brivido finale, ma Oklahoma City imbattuta a Dallas
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Alla fine, è ancora il Thunder a vincere. I campioni in carica superano anche l’ostacolo Dallas con un 101-94 esterno che consolida il loro avvio perfetto (4-0). Dopo un primo quarto dominato (11-2 dopo quattro minuti, 28-24 al 12'), Oklahoma City ha mantenuto il controllo per gran parte della gara, senza mai andare sotto nel punteggio. Dallas ha provato a reagire con un Anthony Davis efficace vicino al ferro, ma all’intervallo OKC era comunque avanti 48-42.

Nel terzo quarto, Shai Gilgeous-Alexander e Chet Holmgren hanno preso il comando delle operazioni. Holmgren ha acceso la scintilla con una finta da tre e una schiacciata su Cooper Flagg, mentre “SGA” ha segnato da fuori e servito assist chirurgici. Il Thunder ha toccato il +18 (87-69) e sembrava aver chiuso i conti con un reverse dunk di Isaiah Hartenstein. Ma Dallas ha reagito con un parziale di 15-0 firmato da Max Christie, Jaden Hardy, PJ Washington e Davis, tornando a -4 a tre minuti dalla fine. Con l’attacco di OKC bloccato, D’Angelo Russell ha accorciato fino al -1 con un floater. Hartenstein ha ridato ossigeno ai suoi con un canestro al ferro, mentre Russell ha fallito la tripla del pareggio.

Gilgeous-Alexander ha chiuso i conti dalla lunetta, dopo cinque minuti di blackout offensivo per i Thunder. Nonostante il brivido finale, la squadra di Mark Daigneault porta a casa un’altra vittoria, confermando solidità e capacità di soffrire. I Thunder hanno tirato solo 6/30 da tre, ma hanno dominato a rimbalzo offensivo con Hartenstein. Cooper Flagg, n°1 dell’ultima Draft, ha vissuto una serata difficile: infortunio alla spalla sinistra nella prima azione e solo 2 punti con 1/9 al tiro. OKC prosegue la sua striscia vincente e ora affronterà Kings, Wizards e Pelicans. Dallas, invece, è ferma a una sola vittoria in quattro gare casalinghe e dovrà invertire la rotta contro Indiana prima di due trasferte insidiose (Detroit e Houston).