Andrea Nardelli: «Noi come il Leicester che vinse la Premier League lo scorso anno»
L'amministratore delegato della Dolomiti Energia Trentino Andrea Nardelli ha parlato a L'Adige. Dopo 18 partite in meno di 2 mesi, Nardelli fa il punto della situazione. "Se facciamo la somma vittorie sconfitte è chiaro che il record è negativo. Certo, un paio di vittorie in più si sarebbero potute portare via nelle situazioni nelle quali ballavano pochi canestri. Ma dobbiamo valutare da un'altra prospettiva. Abbiamo avviato un percorso di ricostruzione dopo un'annata clamorosa, della quale ancora non ci si rende conto. Un'annata come quella del Leicester che vinse la Premier League. Un'annata nella quale sono esplosi due giovani giocatori come Eliis (arrivato a giocare 30 e passa minuti in Eurolega,ndr) e Niang (scelto a Draft NBA e ad alto minutaggio in Eurolega,ndr) assieme ad alcuni atleti che erano venuti da noi in cerca di un molo in Europa".
Non tutti comprendono questa situazione
"Qualcuno magari non capisce che non abbiamo smantellato la squadra per nostra volontà, ma per la nostra dimensione economica. Non è una scusa, ma la foto del nostro club. Un club che per budget dovrebbe stare nella parte destra della classifica. Ma che negli anni ha saputo trovare strade per essere più competitivo del proprio budget. Tre anni fa abbiamo deciso di puntare sui giovani. Il primo anno di Galbiati eravamo più o meno come adesso. Ora siamo dove pensavamo di essere. Abbiamo vinto con Tortona e perso contro qualcuno coni! quale potevamo vincere. Abbiamo un roster con tanti giovani rookie e gli infortuni, che non sono una scusa ma un dato oggettivo, hanno creato difficoltà a trovare la giusta amalgama. Abbiamo scelto e condiviso una precisa strada e c'è fiducia nelle persone con le quali abbiamo iniziato il percorso"
Trento è ripartita dalla vittoria su Treviso, prima della quale Cancellieri sembrava a rischio
"La nostra storia parla da sola: non tagliamo facilmente giocatola e tantomeno allenatori, Massimo (Cancellieri,ndr) si è calato in una realtà diversa da quelle che conosceva sposando la nostra politica dei giovani. Lui, come tutti, ha necessità di un periodo di adattamento. Gli infortuni non lo hanno aiutato. Per sua natura una squadra giovane è ondivaga e non puoi valutarla solo in termini di vittorie o sconfitte, ma semmai da solidità mentale, gioco espresso e presa di fiducia nei propri mezzi. Siamo stati tutti e 12 solo in 2 o 3 partite e certe valutazioni... È normale, se fai una buona zuppa, ma ogni giorno gli togli qualcosa, la zuppa poi non è uguale a se stessa".