Un caffè con Santi Puglisi

29.06.2012 09:17 di  Dario Recchia   vedi letture
Santi Puglisi
Santi Puglisi
© foto di www.newbasketbrindisi.it

Se sei nato nel periodo del boom economico ed ami il basket non puoi non sapere chi è Santi Puglisi.Catanese,nasce nel bel pieno del secondo conflitto mondiale.Buon giocatore,ha trascorsi importanti come allenatore(vedi Trieste in serie A o vice di Gamba in Nazionale dove conquista l'oro di Nantes nel 1983 e partecipa alle Olimpiadi del 1984).7 stagioni a Pesaro ed 11 a Bologna sponda Fortitudo con 3 scudetti vinti,2 Coppa Italia e 3 final four di Eurolega giusto per citare qualcosa.Nel 2008 Santi era nel suo giardino della casa di Fano ad annaffiare le piante da buon pensionato quando riceve da Brindisi una telefonata di Giovanni Perdichizzi fresco vincitore del campionato di serie B con Brindisi,La citta pugliese ha bisogno di un professionista perchè è appena ritornata dopo tanti anni bui nel basket che conta.Santi parte subito alla volta della città che fu per 6 mesi Capitale d'Italia e da li riprende il cammino di questo starordinario personaggio.Ho conosciuto Santi poco dopo il suo arrivo in città.Mi sono avvicinato in punta di piedi immaginandolo un po' altezzoso e poco disponibile.Ho scoperto invece una persona sempre disponibile,con la battuta sempre pronta,fine utilizzatore della lingua italiana,grande stretega,insuperabile a gestire anche le situazioni piu' diffcili e,dulcis in fundo,grandissima memoria storica di aneddoti anche datati nel tempo.Stare 10 minuti con lui mentre fuma instancabilmente è sicuramente divertente dal momento che ricorda,con dovizia di particolari,episodi che pochi conoscono.Ne ho approfittato,prendendo un caffè con Santi per rivolgere allo stesso alcune domande mentre lui è alle prese con un telefono impazzito con procuratori disposti a proporre i loro giocatori.

Santi si dice che l'ultimo successo sia sempre il piu' bello ma tu che nella tua carriera hai vinto tanto che mi dici??

«io non faccio canestri ma nella lunga carriera posso dirti che ho imparato a vincere ed a perdere».

In giro dicono di un Bucchi sempre serioso e poco sorridente,tu che lo conosci bene com'è lavorare con il coach bolognese?

«Ha un grossissimo difetto: "è VIRTUSSINO" (sorride!!!).Per il resto è un serio professionista che ride poco ma lavora molto,esperto grazie ad una lunga e titolata carriera.Abbiamo ideologie affini dal momento che siamo allenatori provenienti dal settore giovanile.Cura in maniera maniacale i particolari e lavora con entusiasmo con i giovani (vedi cosa ha fatto con il giovane Zerii quest'anno)».

Chi sono stati a tuo avviso i giocatori piu' interessanti del campionato appena concluso di legadue?

«Da Ros,Cervi,Saccaggi su tutti».

E di Brindisi?

«Zerini senza ombra di dubbio».

Cosa ti piace della città salentina in cui lavori?

Ris.L'ospitalità della gente,la correttezza della tifoseria e la mia società che non solo mi ha dato l'opportunità di arrivare al 5 anno di permanenza ma ha dimostrato con idee lungimiranti il suo progetto nel rispetto dei ruoli e nella trasparenza dei rapporti tra tutti i suoi componenti.

Ed un difetto dei brindisini??

«L'eccessiva drammaticità nelle sconfitte frutto della grande passione e la debordante euforia nelle vittorie».

Il prossimo anno vorresti vincere a Roma per far contenti i vertici di Enel,a Milano per Bucchi oppure da buon fortitudino a Bologna???

«Vorrei vincere in tutti e 3 i posti ma sono sicuro che vinceremo di un punto sia all'andata che al ritorno contro Montegranaro».

Santi dove va il basket italiano?

«Come tutta l'Italia anche il basket è in ricostruzione.Nonostante cio' il pubblico è in aumento cosi come l'esposizone televisiva grazie anche alle tv regionali ma rimane il nodo dello scarso utlizzo di giocatori italiani.Lega e federazione dovrebbero incentivare i settori giovanili magari defiscalizzando i campionati giovanili e diminuendo le tasse gare che sono un vero salasso per chi,come noi,ha voglia di creare un buon settore giovanile».

Chi sono i giocatori piu' forti che hai mai allenato?

«Ho allenato papà Bryan ma il piu' forte in assoluto è stato Michael Jordan che nel 1985 venne a Trieste a disputare una amichevole contro Caserta allenata da Tanjevic.Vincemmo quella amichevole di 1 punto dopo i tempi supplementari ed il giocatore USA a fine partita venne ad abbracciarmi»

Santi un ultima domanda:Brindisi che campionato farà?

«Come neo promossa dobbiamo partire con un profilo basso e senza eccessivi proclami.Dove arriveremo lo scopriremo cammin facendo.Il nostro obiettivo è far si che Brindisi si salvi cosa mai accaduta nelle precedenti apparizioni in Lega A».

Conoscendo Santi immaginiamo che non lesinerà sforzi affinchè cio possa avvenire forte,come lui stesso ha candidamente ammesso,di una società solida che,nel corso di questi anni,ha saputo far tesoro degli errori commessi ma ha tanta volgia di far bene nel prossimo campionato di Lega A.In bocca la lupo Santi.