Infrazione passi nella NBA: Kevin Garnett peggio anche di LeBron James!

Quando i fan pensano a Kevin Garnett, ricordano la sua energia instancabile, il trash talk e la versatilità che lo hanno reso uno dei più grandi power forward nella storia della NBA. Quello che spesso non ricordano è che Garnett è anche in cima a una lista - e anche con un consistente vantaggio - piuttosto insolita: il maggior numero di infrazioni di passi mai registrate da quando la lega ha iniziato a tracciare ufficialmente le statistiche play-by-play nella stagione 1996-97.
Secondo Crazy Stats:
Kevin Garnett – 495
Dwight Howard – 370
LeBron James – 355
Shaquille O'Neal – 340
Giannis Antetokounmpo – 327
Paul Pierce – 322
Carmelo Anthony – 308
Zydrunas Ilgauskas – 301
Jermaine O'Neal – 295
Tony Parker – 291
Questa classifica è affascinante perché non è composta da giocatori marginali o riserve, ma da stelle e Hall of Famers, molti dei quali avevano enormi responsabilità offensive per le loro squadre. Per Garnett, l’elevato numero di infrazioni riflette il suo utilizzo intensivo e il modo in cui era costruito il suo gioco. Spesso riceveva il pallone nel post medio, affrontava i difensori e usava finte o lunghi passi per creare spazio. Questo stile, seppur efficace, lo rendeva vulnerabile alle chiamate di passi. In un’epoca in cui gli arbitri erano più severi sul movimento dei piedi, i suoi movimenti aggressivi venivano spesso sanzionati.
LeBron James, al terzo posto, è un altro caso interessante. Per anni, i critici lo hanno accusato di “fare passi in più”, spesso scherzando sul presunto “trattamento da superstar”. Eppure i numeri mostrano che è stato effettivamente sanzionato per passi oltre 350 volte. Non è sorprendente, considerando la sua combinazione di stazza, velocità e abilità nel palleggio. LeBron eccelle nelle transizioni e negli isolamenti a metà campo, dove le sue penetrazioni potenti e le finte sono più efficaci. Talvolta, questa esplosività supera il limite di ciò che gli arbitri consentono. La presenza di Shaquille O’Neal al quarto posto ha senso: il suo dominio nel pitturato era spesso accompagnato da spin move o drop step potenti, che gli arbitri talvolta giudicavano irregolari. Giannis Antetokounmpo, noto come “Greek Freak”, è quinto, e questo rispecchia ciò che si vede in campo. I suoi lunghi passi dalla linea da tre punti al ferro possono sembrare passi anche quando sono regolari, ma gli arbitri lo hanno spesso sanzionato.
La conclusione più ampia è che le infrazioni di passi non sono solo frutto di gioco disordinato. Più spesso, sono il risultato di essere una stella che cerca costantemente di spingere i limiti di ciò che è possibile sul parquet. Giocatori come Garnett, LeBron e Giannis non si limitavano a tenere il pallone: erano incaricati di creare gioco, spezzare le difese e improvvisare, aumentando naturalmente il rischio di infrazioni. Anche se Garnett potrebbe detenere per sempre questo record, non è certo una macchia sulla sua eredità. Anzi, evidenzia quanto spesso avesse il pallone tra le mani e quanto fosse centrale per il successo delle sue squadre. E con LeBron ancora in attività e Giannis nel pieno della carriera, la vetta di questa curiosa classifica potrebbe cambiare nei prossimi anni.