NBA - Il Salary Cap continua a crescere e a influenzare i roster

NBA - Il Salary Cap continua a crescere e a influenzare i roster

Il tetto salariale nella NBA, noto come "salary cap", è destinato a salire ancora nella stagione 2026/27. Secondo quanto deciso dal commissario della lega in accordo con azionisti e proprietari delle squadre, il limite massimo per gli stipendi passerà da 165.000.000 a 166.000.000 di dollari. Sebbene l’aumento di un milione possa sembrare marginale, può influenzare significativamente le strategie delle franchigie, soprattutto in vista della firma di free agent, rinnovi contrattuali e calcoli relativi alla luxury tax.

Come riportato da Jake Fischer di "The Stein Line", la NBA ha già informato le squadre di questo incremento, che potrebbe sembrare trascurabile a prima vista, ma ha implicazioni concrete nella pianificazione estiva. Ogni milione in più rappresenta una maggiore flessibilità per le squadre, che potranno muoversi con più agilità sul mercato e gestire meglio i propri bilanci.

L’aumento del salary cap non è una novità: accompagna da decenni la crescita economica della lega. Nel 1984/85 era di appena 3.600.000 dollari, salito a 15.900.000 nel 1994/95 e a 43.900.000 nel 2004/05. Nel 2014/15 ha raggiunto i 63.100.000, ma il balzo più significativo è avvenuto nel 2016/17, quando grazie a un colossale accordo televisivo da 24 miliardi di dollari con ESPN e TNT, il tetto è salito a 94.000.000. L’ultimo incremento, seppur simbolico, è un ulteriore segnale della solidità finanziaria della NBA.