Italia: Galanda sulla vittoria con la Bosnia, il «messaggio a Jokic» di Fontecchio

Gek Galanda commenta la vittoria dell'Italia contro la Bosnia. "Nel backstage pensavamo in una partita più semplice. Ma dobbiamo entrare nel contesto di un Europeo. Questa era la terza partita in quattro giorni. Il che vuol dire che non hai la forza mentale e nelle gambe che contraddistingue la singola partita. Qua devi affrontare la pressione e il fatto che ogni singolo dettaglio conta. Ed è un po' l'errore commesso a inizio partita. Abbiamo giocato un po' troppo in leggerezza. Magari facevamo una cosa buona, ma non ci concentravamo poi nel riprendere immediatamente la concentrazione", esordisce Galanda.
Messaggio a Nikola Jokic
"Spezziamo una lancia a favore di Pozzecco per questa volta. Non ci eravamo onestamente accorti sul secondo tecnico neanche che l'avesse preso. Credo che sia stato dovuto al fatto che sia entrato in campo, ma ne ho visti tanti farlo. Sicuramente lui è un osservato speciale, comunque è carismatico, carico in panchina. Ma i ragazzi sono andati molto bene, complimenti a Casalone e tutto il resto dello staff, e ovviamente i ragazzi in campo. Fontecchio? A me piace essere spavaldo: è un messaggio per Jokic (ride). Ne ha fatti 39 l'altro giorno, lui ha risposto: "Posso farli anche io". Oggi siamo stati sostenuti da Fontecchio e da Marco Spissu che ci ha fatto vedere il carattere. Soprattutto nel momento in cui la Bosnia poteva alzare un attimino la crescita, e invece sia con la difesa dei senatori, ma soprattutto con Simone e Marco non ci sono riusciti. E altra nota positiva quella di Thompson, sta crescendo, si sta integrando, è normale ci volesse del tempo".
Fontecchio e Spissu importanti per la fiducia
"Dobbiamo essere onesti, abbiamo tirato molto bene rispetto alle percentuali della Bosnia, che ha preso buoni tiri ma non li ha segnati. Per il nostro tiro da tre, in un contesto di squadra come questo, Spissu e Fontecchio sono stati fondamentali perché hanno dato fiducia agli altri. Segnare vuol dire dare una mano anche agli altri, e aumentare le percentuali di squadra".