Lega A - Matteo Soragna alla scoperta della nuova Fiat Torino

Lega A - Matteo Soragna alla scoperta della nuova Fiat Torino

Catapultato in piena estate nella nuova veste di addetto ai lavori della Fiat Torino, Matteo Soragna racconta a Tuttosport il suo nuovo ruolo, la sua nuova squadra e gli obiettivi stagionali.

«Non me l’aspettavo e non era nei miei programmi. Coordino la comunicazione tra la Proprietà e la società nel suo insieme e i giocatori, peri quali devo essere un punto di riferimento».

Prime impressioni «Sto cercando di conoscere il mondo della pallacanestro dall’altra parte della scrivania. Da giocatore ero un rompiscatole, volevo che tutto fosse organizzato nei minimi dettagli. Probabilmente questo modo di “vivere” l’esperienza da atleta mi sta aiutando a comprendere situazioni, a costruire relazioni e magari a trovare le migliori soluzioni possibili. Ho tanto da imparare ovvio, ma è un ruolo stimolante, che mi piace davvero».

La nuova Fiat Torino «Tutti molto disponibili nel mettersi in gioco. Lo dico da ex giocatore: non è scontato che succeda sempre. La vita di ima squadra è contraddistinta dall’allenamento quotidiano. Ho visto grande attitudine al lavoro. James McAdoo è incredibile per la determinazione che ci mette. Tekele Cotton è pazzesco, si allena sempre al massimo. Mi piace sottolineale che è un gruppo di persone educate, che lavora con dedizione. Alcuni li conosco bene perché abbiamo fatto insieme un lungo percorso professionale. Come Poeta, Cusin e Delfino. Con loro è facile, per i nuovi servirà del tempo per entrare in piena sintonia».

Larry Brown «È un lavoratore instancabile, non molla mai. Ha l’energia e la vitalità di un giovanissimo. Vive di pallacanestro dalla mattina alla sera. È capace di andare avanti con delle riunioni tecniche anche per cinque ore consecutive. Gli piace confrontarsi, trasmettere le sue idee e ascoltare quelle degli altri. È sempre aperto al dialogo. È un piacere oltreché un onore lavorale insieme a lui».

Come sarà l’Auxilium? «Bella domanda! I molti infortuni ci hanno impedito di allenarci tutti insieme con continuità. E mancavano pure due giocatori importanti. Chi siamo lo scopriremo più avanti. La squadra rispetto all’anno passato è rinnovata. Non sappiamo a che livello è l’asticella da cui stiamo partendo e non sappiamo neanche fino a che punto saremo in grado di spingerci. Fondamentale però sarà tornare a lavorare a ranghi completi il più in fretta possibile».