Melo, Howard, Moore, Bird entrano a far parte della Hall of Fame

 Melo, Howard, Moore, Bird entrano a far parte della Hall of Fame
© foto di Hof

La cerimonia della Hall of Fame a Springfield si è illuminata sabato sera quando la Classe del 2025 è stata al centro della scena. Tifosi, giocatori e leggende si sono riuniti per onorare coloro che hanno plasmato il gioco, con discorsi sentiti, abbracci emozionanti e momenti speciali che hanno reso la serata indimenticabile.

Carmelo Anthony ha imparato lezioni dure crescendo sui campetti di Brooklyn e Baltimore, dove il basket era più di un gioco: era sopravvivenza. Queste esperienze lo hanno forgiato fino a farlo diventare uno dei realizzatori più puri e decorati della storia del basket. Sabato, durante la sua introduzione nella Naismith Memorial Basketball Hall of Fame, è salito sul palco tra cori di "Melo! Melo!", entrando ufficialmente tra gli immortali dello sport. "Scusate il linguaggio, ma dannazione," ha detto commosso. "Stasera non entro solo nella Hall of Fame, porto con me gli echi di tutte le voci che mi hanno detto che non ce l’avrei fatta. Ho dovuto costruire una nuova strada, scrivere un nuovo finale."

Anthony è stato uno dei cinque giocatori introdotti individualmente nella Hall of Fame, insieme a Dwight Howard, Sue Bird, Maya Moore e Sylvia Fowles. Insieme, hanno collezionato 11 titoli NBA o WNBA, 15 medaglie d’oro olimpiche, 37 selezioni All-NBA o All-WNBA e 45 partecipazioni all’All-Star Game. "Non ho mai vinto un anello NBA... ma so cosa ho dato a questo gioco," ha dichiarato Anthony. Lui e Howard sono stati anche celebrati come membri del leggendario "Redeem Team" olimpico del 2008, che riportò l’oro agli Stati Uniti dopo le delusioni del 2004 e 2006. Tra i presenti c’erano anche Jason Kidd, Dwyane Wade, Chris Bosh e il compianto Kobe Bryant.

L’edizione 2025 ha segnato un momento storico: per la prima volta, tre giocatrici WNBA — Bird, Moore e Fowles — sono state introdotte nello stesso anno. Bird ha ricordato il suo percorso da Syosset, New York, dove nel suo annuario scolastico aveva predetto una carriera nel calcio o nel basket. Moore ha riflettuto sul suo passaggio dal campo alla giustizia sociale, dopo aver lasciato la WNBA nel 2019 per aiutare a ribaltare la condanna ingiusta del suo attuale marito, Jonathan Irons. "Ora che sono nella Hall, credo di essere diventata Zia Maya," ha detto. Il suo discorso ha ispirato i giovani a cercare ogni giorno gioia e connessione.

Dwight Howard ha emozionato il pubblico con un discorso che ha celebrato i sacrifici dei suoi genitori, in particolare di sua madre, che ha subito sette aborti spontanei prima di riuscire a portarlo alla luce. "Dio mi ha permesso di portare il sole nella sua vita," ha detto. Howard è stato introdotto da leggende come Wilkins, O’Neal, Ewing e Parish, e ha reso omaggio ai grandi centri della storia. Ha concluso con un messaggio ai suoi figli: "Si muore una sola volta, ma si vive ogni giorno." Anche Micky Arison, proprietario dei Miami Heat, ha preso la parola, ringraziando i suoi giocatori e scherzando con LeBron James sul famoso pronostico del 2010: "Non uno, non due... beh, alla fine sono stati solo due."