EuroLeague, perché la Virtus Bologna potrebbe arrivare alle Final Four

EuroLeague, perché la Virtus Bologna potrebbe arrivare alle Final Four
© foto di Virtus Segafredo Bologna

La EuroLeague dedica uno speciale alla Virtus Bologna sui suoi canali ufficiali: "Si può dire che la Virtus Segafredo Bologna è la squadra più vicina alle Final Four dalla sua ultima apparizione nel 2002. Ecco perché ci sono buone possibilità di vedere la Virtus in gara a Berlino a fine maggio", il sottotitolo.

Competitività garantita
La Virtus è stata molto competitiva contro le migliori squadre della competizione, in particolare in casa, dove ha un record di 11-2. Le uniche sconfitte sono arrivate contro lo Zalgiris Kaunas nel primo turno e contro l'AS Monaco nel ventiseiesimo turno. In mezzo, ha sconfitto contendenti come Fenerbahce Beko Istanbul, FC Barcelona, Maccabi Playtika Tel Aviv e Olympiacos Piraeus. Essendo così forte in casa, la Virtus è rimasta nella parte alta della classifica per tutta la stagione. Solo quattro delle sue vittorie casalinghe sono arrivate con un margine a due cifre, il che significa che la Virtus ha dovuto lavorare duramente fino alla fine, come ha fatto contro il Barca (80-75), l'Olympiacos (69-67), l'FC Bayern Monaco (85-83) e il Partizan Mozzart Bet Belgrado (88-84).

Stesso nucleo, mentalità diversa
La Virtus ha introdotto solo quattro nuovi giocatori durante la stagione: Ognjen Dobric, DeVontae Cacok, Bryant Dunston e Achille Polonara. Solo Dunston è un titolare fisso, eppure la squadra è passata da un record di 14-20 nella scorsa stagione a un inizio di campagna di 14-7. Cosa è successo? All'allenatore Luca Banchi va riconosciuto il merito di aver cambiato la mentalità della sua squadra. Con giocatori come Iffe Lundberg, Isaia Cordinier e soprattutto Toko Shengelia, che prosperano in transizione, era fondamentale aumentare il ritmo di gioco e la circolazione della palla e l'attacco di Banchi si è rivelato perfetto per la squadra. Nella scorsa stagione, la Virtus ha subito una media di 78,0 punti, classificandosi all'ultimo posto per numero di tiri dal campo (57,5 a partita) e al quarto per numero di assist (19,4 apg.). Nonostante la partenza del genio del passaggio Milos Teodosic, la Virtus ha visto diminuire la sua media di assist (18,8 apg.), ma è migliorata in tutto il resto, con una media di 80,5 punti e 61,5 tiri dal campo. Un ritmo più veloce e una mentalità più sciolta, che permette a Shengelia di avviare l'attacco della sua squadra senza cercare il playmaker, ha sicuramente dato i suoi frutti, trasformando la Virtus in una contendente alle Final Four.

Ruoli ben definiti
Non ci sono dubbi sull'opzione numero uno della Virtus. Shengelia sta giocando una delle migliori stagioni della sua carriera. Guida la squadra per rimbalzi (5,5 rpg.), falli subiti (5,4 a partita) e PIR (18,1) ed è secondo per punteggio (14,5 ppg.) e assist (3,6 apg.). Dopo l'innegabile leadership di Shengelia, Marco Belinelli e Daniel Hackett sono stati in grado di dare il loro contributo giorno dopo giorno. A 37 anni, Belinelli guida la squadra in termini di punti segnati (14,8 ppg.) e ha più partite da 20 punti (7) che da una sola cifra (6). Hackett è stato il leader della squadra e tutti gli altri si sono integrati nella rotazione della squadra, dagli esperti big men Dunston e Jordan Mickey a giocatori orientati alla squadra come Polonara, Dobric, Cordinier, Lundberg e Alessandro Pajola.

Solidi acquisti di metà stagione
La Virtus si è distinta anche per gli acquisti di metà stagione. Quando la Virtus ha vinto la BKT EuroCup 2021-22, ha acquistato i veterani Shengelia e Hackett, che hanno dato alla squadra la competitività, l'esperienza e l'aggressività necessarie per arrivare fino in fondo alla competizione. In questa stagione, i recenti acquisti di Rihards Lomazs e Ante Zizic dovrebbero migliorare ulteriormente la Virtus. Zizic ha sostituito Cacok, che ha subito un infortunio che ha chiuso la stagione, e non è facile trovare un giocatore della sua efficacia, esperienza e talento così a ridosso della scadenza.
Coach Banchi ha lavorato con Lomazs durante le qualificazioni alla Coppa del Mondo, in cui è stato il capocannoniere della Lettonia. Coach Banchi sa come tirare fuori il meglio da lui. Fare dei passi nella giusta direzione per essere più competitivi ha dato i suoi frutti in passato e dovrebbe darli anche nel 2024.