LBA Virtus Roma: perchè Claudio Toti ha cambiato idea?

Fino a qualche giorno fa il proprietario della Virtus non intendeva recedere dalla decisione di non anticipare soldi per la squadra. Due ipotesi su cosa è cambiato
14.11.2020 00:07 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
LBA Virtus Roma: perchè Claudio Toti ha cambiato idea?

Lo schema è sempre lo stesso: all’ultimo momento ecco il colpo di teatro che sembra risolvere tutto emettere da parte i problemi. Claudio Toti ha pagato: la notizia ha fatto il giro della Roma appassionata di pallacanestro appena venti minuti dopo che il fatto era stato compiuto. “Invidio” il collega che l’ha scritta, direi quasi in diretta, per le sue conoscenze così rapide ad informarlo che i pagamenti stavano partendo che ho quasi il ragionevole “sospetto” che questo informatore fosse in banca ad assistere all’operazione. Bravo comunque il collega e per qualche giorno tutti tranquilli che la Virtus Roma è salva…

Claudio Toti ama il teatro e quindi si appoggia sempre a questo finale: è stato così quando nel 2010 ci disse che Sasa Filipovski sarebbe stato “l’ultimo allenatore della mia gestione”….quando comunicò l’autoretrocessione in A2 per la rinascita dalla pallacanestro romana….e tutte le altre volte quando disse che avrebbe lasciato il timone per poi riprenderlo senza colpo ferire.

Questa volta va detto – per essere onesti – che è tornato indietro sulle sue parole e sulla sua decisione di non pagare, di non anticipare neanche un euro fino a che qualcuno non gli avesse garantito in modo serio un aiuto. Una decisione sostenuta con forza solo fino a qualche giorno fa anche se non pubblicamente. Di questo gli va dato atto. Ma bisogna anche farci sopra una riflessione: cosa lo ha convinto a cambiare idea?

Ipotesi numero uno. Dall’America ha ricevuto qualcosa di più di un accordo o un impegno verbale. Forse c’è finalmente qualcosa di scritto che lo mette al riparo dalle “sòle” (fregature per chi vive al di fuori del Grande Raccordo Anulare) che ha preso in questi mesi quando altri gli avevano promesso la luna ed invece….

Ipotesi numero due. Sembra che la LegaBasket stia per risolversi al blocco delle retrocessioni per evitare  un bagno di sangue economico peggiore di quello che l’ingenuità della Lega stessa e della Federazione stanno rischiando di far fare alle società di serie A, avendo deciso di iniziare in tutta fretta Supercoppa e campionato senza sapere né se sarebbero arrivati aiuti dal Governo né se i palazzetti sarebbero stati almeno in parte disponibili per il pubblico. E in totale diniego della possibilità di una seconda ondata Covid che sta travolgendo i calendari di tutti gli sport.

Se non si retrocede, e scudetto e coppe sono questione per poche squadre, a che serve avere una rosa piena di stranieri? I contratti si ridiscutono, magari si trova una mediazione per risolverli, si prendono dei giovani ai quali si fa un contratto da professionisti al minimo salariale e si porta in fondo una stagione come viene. La Virtus non perde il titolo sportivo, non subisce penalizzazioni o multe ed è tutto a posto. Ipotesi e come tali da prendere con ogni beneficio di dubbio.

Concludendo: la Virtus Roma è salva? Mettiamola così: la Virtus Roma avrà gli uomini per la trasferta di Varese sempre che anche questa partita non salti per motivi Covid, e la Virtus Roma avrà altri 32 giorni prima che scada il termine per il pagamento del prossimo stipendio. Nel frattempo i controlli della Com.Te.C. troveranno, lunedì 16 novembre, le carte in regola e da quel punto di vista non ci sarà nulla da temere né di sanzioni né di eventuali punti di penalizzazione.

Nel frattempo – di nuovo – la proprietà avrà altri 32 giorni per mettere a punto l’accordo o gli accordi con gli americani, quelli interessati all’acquisizione della società, per i quali la mia personalissima sensazione è che manchi qualcosa più delle firme ma voglio credere che sia roba che in 32 giorni si può mettere a posto.