LBA - La mia sulla Virtus Roma

Tra cinque giorni si saprà il destino della Virtus Roma che quest'anno dovrebbe festeggiare i 60 anno di attività ed invece...
27.07.2020 08:09 di Eduardo Lubrano Twitter:    vedi letture
LBA - La mia sulla Virtus Roma

Esattamente 60 anni fa la Virtus Roma nasceva in una palestra dalle parti di San Pietro grazie al lavoro di quattro persone: Rino Saba, Paolo Ragnisco, Franco Pileri e Armando Polidori. Ebbene oggi la sua sopravvivenza è fortemente a rischio. Perchè il proprietario, Claudio Toti l'ha messa in vendita, il 17 maggio scorso dopo 20 anni di gestione. La data nella quale sapremo tutto dovrebbe essere il prossimo 31 luglio, termine ultimo per completare le procedure di iscrizione alla serie A. Non dovesse farcela la società scomparirebbe. Niente A2 o B perchè non si può più e nemmeno serie C perchè nessuno avrebbe la forza e la voglia di ricominciare da quella serie dopo anni importanti e spesso gloriosi.

Dunque? Nel totale silenzio di questi mesi da parte della Virtus - Toti non è mai stato un comunicatore e ci ha spesso fatto penare per una notizia o anche solo per un commento - quello che ha fatto tanto rumore sono state le voci sulle presunte trattative che si sarebbero succedute al tavolo del proprietario per acquistare la società. Ne ho contate almeno dieci, forse di più di queste "trattative". Due secondo le mie informazioni sono state vere. Nel senso che qualcuno si è veramente  seduto ad un tavolo a vedere le carte della Virtus ed a parlare di denaro. Non tanto di quello da dare a Toti ma di quello da investire nella società, debiti compresi. Ed entrambe sia pure per motivi diversi non sono approdate a nulla. L'ultima, la cordata abruzzese si sarebbe sfilata pochi giorni fa.

Adesso il tempo è scaduto nel senso che imbastire una cessione della Virtus in cinque giorni avrebbe davvero i contorni di un miracolo per cui è ragionevole che a breve (martedì? mercoledì?) verrà annunciata la fine delle attività del club che ha vinto uno scudetto ed una Coppa dei Campioni solo per limitarsi ai successi pi clamorosi. Mi occupo della Virtus da trent'anni ed ecco spiegato il titolo e questo post un pò presuntuosi, e quindi ritengo di avere qualche titolo per dire la mia. Ovviamente non mi piace per niente assistere a quello che sta per accadere. Non sempre mi è piaciuta la gestione Toti, le sue indecisioni e certe scelte inspiegabili ai miei occhi. Sono stato anche chiamato da Claudio Toti a rendere conto di una mia presunta antipatia nei suoi confronti. Che non c'è mai stata. Altre erano, come appena esposto, le ragioni del mio dissenso, mai personali. Ci mancherebbe.

Ed invece in questi mesi assisto ad una specie di guerra santa tra guelfi e ghibellini, tra i fanatici di Toti ed i fanatici anti Toti. Ma non è e non può essere una guerra. Ognuno di noi ha le sue fonti e le segue finchè dimostrano di essere affidabili. Ma ci deve essere un limite a tutto. Ho sentito "cose che voi umani non potreste nemmeno immaginare..." come recita un film, Blade Runner, molto caro alla mia generazione. Quello ha chiamato Toti  ma lui non ha risposto; sai che quello ha una trattativa con Toti ma lui non ha voluto andare avanti e lo ha mandato via? Ci pensi che quello sta trattando la Virtus? Lo sai che uno della Virtus a mandato un messaggio dove così e così.....? La cordata XY prenderà la Virtus, l'ho saputo da un amico che conosce....

Tutte e chiedo scusa per la parola tutte, cazzate. Su cento voci 95 erano false, inventate, mal interpretate. Le cose secondo me stanno così: il tessuto economico-imprenditoriale romano, le istituzioni capitoline, non hanno mai espresso un reale interesse per la Virtus. O una figura in grado di assumerne la gestione. Tanto che pare....ecco ci sono cascato anche io...che molti di quelli che hanno chiesto notizie si siano dati alla macchia una volta informati del reale impegno economico necesario, circa tre milioni e mezzo di euro per una stagione. Più annessi e connessi. Con questo non voglio difendere a spada tratta Claudio Toti che negli ultimi anni a mio avviso non ha propriamente creato l'interesse ed il coinvlogimento per una cessione meno difficile. Vorrei solo per una volta dire certe cose che non si dicono perchè sembra brutto, perchè magari ci si fa nemico questo o quello. In questa trattativa non dovrebbero esistere nemici ma persone che ,ognuno per la sua parte, concorre ad una seria conclusione della faccenda. Magari anche positiva. Pensando anche al fatto che ci sono persone che stanno per perdere il lavoro, i dipendenti della Virtus, e verso le quali bisogna essere solidali a prescindere dalla simpatie o meno personali. 

Ormai manca poco, quindi basta con questa ridda di illazioni fasulle ed attacchi che, alla luce del fatto che quasi nessuno sa come sono andate le cose, sono ingiustificati. Dal 1 agosto però se la Virtus non esisterà più allora sì che bisognerà che Toti spieghi tutto per filo e per segno perchè se è vero che la società è sua e ne fa quel che vuole è atlrettanto vero che la Virtus è un bene comune.