Femminile: il fenomeno Basket Roma e le sue ragazze d'oro

La società della Capitale da otto anni sta facendo uno splendido lavoro nel settore giovanile femminile ed ora punta in alto. Serve uno sponsor
11.05.2023 00:33 di Eduardo Lubrano Twitter:    vedi letture
Femminile: il fenomeno Basket Roma e le sue ragazze d'oro

Come si dirà “fenomeno” al femminile? Forse non c’è un modo di dirlo, allora proviamo in un altro modo: al Basket Roma dal 2015 hanno prodotto un fenomeno di pallacanestro straordinario. “Quando siamo nati – dice a PianetaBasket, Tommaso Moscovini uno dei fondatori della società con Luciano Buongiorno, Giuliano Maresca e Marco Ubertini che adesso fa altro – avevamo 45 iscritti, soprattutto ragazzi. E quasi tutti erano di Team Up di Luciano. L’anno dopo erano 150, oggi siamo quasi a 300. E con una qualità molto alta”. Già la qualità: in otto anni di vita hanno vinto il titolo italiano Under 14 del 3X3, il titolo italiano Under 14, quello dell’Under 15 e dell’Under 17 nel 2022 e lo scorso 7 maggio, di nuovo l’Under 15 tutto al femminile.

E non basta perché le ragazze del Basket Roma sono alle Finali Nazionali Under 19 e sono in corsa per accedere a quelle Under 17. Insomma una crescita esponenziale che arriva anche alla serie B regionale appena vinta senza sconfitte che dà modo alla società di viale Kant di giocarsi l’accesso alla serie A2," Per noi sarebbe molto importante visto il livello molto alto delle nostre ragazze" e la serie C dove, vincendo la semifinale, sarebbero promosse in serie B perché ci sono due posti in palio per quattro squadre. “Devo dire che forse la situazione ci è un po' sfuggita di mano – dice sorridendo ancora Moscovini che quest’anno è stato nominato anche Allenatore della Nazionale femminile Under 15e siamo sempre tutti di corsa perchè abbiamo anche il settore maschile che curiamo nello stesso modo del femminile. E soprattutto il Minibasket che è la nostra base, la nostra linfa vitale”.

Come siete arrivati a questi numeri?

Facendo un grande lavoro sul territorio. Noi lavoriamo in una zona compresa tra Rebibbia e Talenti, abbiamo fatto diversi progetti nelle scuole e facciamo centri estivi. Siamo partiti dal Mini Basket, il passa parola ci ha aiutati e poi siamo cresciuti garantendo a tutti una casa prima di tutto. L’impianto lo abbiamo avuto in gestione, lo abbiamo sistemato per le nostre esigenze, reso accogliente per creare anche un senso di appartenenza, un aspetto fondamentale. Chi esce dal Mini Basket sa che entra nel Basket Roma e può se vuole proseguire la sua storia sportiva con noi. Vogliamo soprattutto creare atleti ed atlete di alto livello, la serie B la facciamo con la squadra Under 19 e sono tutte ragazze nostre così come l’Under 17 e tutte le altre. Alle finali Under 15 abbiamo portato (l’allenatore è stato proprio Moscovini,ndr) 16 ragazze, il torneo era per le 2008, 2009 e 2010 ma noi abbiamo fatto giocare per la maggior parte le 2009. La stessa cosa facciamo negli altri campionati dove tendiamo a far giocare le ragazze sotto età per aiutarle a crescere. Proteggendole naturalmente, senza buttarle allo sbaraglio”.

C’è un’impronta tecnica che vi caratterizza?

Io, Giuliano e Luciano siamo cresciuti e comunque siamo stati affascinati dal mito di Roberto Castellano che per certi versi come allenatore è stato innovativo. Qualcosa c’è ancora di suo ma la pallacanestro è cambiata quindi noi puntiamo molto sulla capacità atletica, grazie a due bravissimi preparatori, Federica Tonni e Daniele Razzino, che ci hanno cambiato la vita, e sul fatto che le nostre ragazze e ragazzi debbano saper fare tutto in campo,  uscendo dalla nostra società il più possibile completi e complete. In questo tutti quelli che lavorano al Basket Roma danno un contributo fondamentale, allenatori, dirigenti e via dicendo. Noi cerchiamo di crescere giocatori e giocatrici intelligenti, che sappiano sempre quello che stanno facendo o che c'è da fare in ogni momento della partita”.

Come finanziate questa vostra attività enorme?

Domanda di riserva?? Per adesso non abbiamo trovato uno sponsor che ci aiuti, quindi facciamo tutto noi con le quote sociali e con l’aiuto delle famiglie alle quali chiediamo un contributo, specie quando arriviamo alla fase elle Finali Nazionali e dell’interzona prima. Cerchiamo qualcuno che voglia dare una mano ma ancora non c’è. La forza del nostro movimento, l’entusiasmo dei nostri ragazzi e ragazze e delle loro famiglie ci dà la forza e lo stimolo a continuare. Una volta la Federazione premiava chi faceva attività giovanile di alto livello, ora questi contributi vanno solo alle società di A1 ed A2”.

Ma pensa tu, invece di aiutare questa ed altre realtà simili la Fip …vabbè lasciamo stare altrimenti...

Un accenno alla Nazionale Under 15 che quest’estate sarà chiamato a guidare

Già quando sono stato chiamato a far da assistente a Giovanni Lucchesi per me è stata un’emozione straordinaria. Una di quelle cose che dentro di te speri ma magari credi che non succederà mai. Poi quando mi è stata concessa la guida tecnica, è stato ancora più bello, un onore incredibile. E’ un modo per vedere altri mondi, altri sistemi, per aggiornarmi. E devo dire, per me, anche di uscire dal mio mondo, bellissimo sia chiaro, ma che è sempre quello. Un’occasione che cercherò di sfruttare al meglio”.