EuroLeague - Olimpia Milano: stringi i denti e non scendere dal piedistallo

EuroLeague - Olimpia Milano: stringi i denti e non scendere dal piedistallo

Come giocano le squadre di Ettore Messina, e questa lo è al 99% non come quella della passata stagione, in Europa lo sanno tutti da almeno trenta anni e Ivanovic ha sfruttato le qualità di stazza e velocità dei suoi uomini per mettere in difficoltà l'Olimpia, con marcature ferree già a centrocampo, sia all'andata che al ritorno, con la vittoria di ieri che sembra, a una prima occhiata, clamorosa.

Certo non era facile giocare contro una squadra come il Baskonia in palla per aver vinto otto delle ultime nove partite, in un momento dove il richiamo fisico per mettere benzina la squadra per il rush finale - ricordiamoci che negli anni indietro, sia con Repesa che con Pianigiani l'Armani bella d'inverno naufragava costantemente in primavera - ha appesantito le gambe dei giocatori. 

Per sfortuna di Messina, quest'anno con la mancanza del pubblico e la minor disponibilità di quattrini i valori tra le squadre si sono livellati. La stagione regolare 2018-19 aveva visto le prime tre classificate Fenerbahçe, CSKA e Real Madrid finire con 5, 6 e 8 sconfitte rispettivamente. A tre giornate dalla fine di questa, solo il Barcelona ha meno di dieci sconfitte (8).

Così 19 vittorie possono addirittura non bastare per conquistare i playoff. C'è da dire che l'ultima giornata ci sarà a Valencia lo scontro diretto tra i Taronjas e il Baskonia: certamente una delle due non arriverà a 20.

Ma ancora più attenzione allo Zenit (la terza squadra che si classifica all'ottavo posto oggi) che di gare ne deve disputare quattro e tutte in casa, tra cui quella con il CSKA Mosca il 30 marzo in casa e recuperare il 12 aprile quella con il Panathinaikos, sempre in casa ma dopo la disputa della 34esima giornata. La squadra di Pascual può salire a quota 21 vittorie.

Ragionevolmente quindi vincere a Belgrado e/o ad Atene sarà una polizza decisiva per l'Olimpia per superare il turno. E lasciare che l'ultima in casa con l'Efes sia utile solo per scegliersi l'avversaria nei playoff. Stella Rossa e Panathinaikos non hanno più motivazioni se non saccheggiare la buvette degli alberghi in trasferta, ma sono comunque da non sottovalutare se sentono di poter prendersi la vittoria.

Per cui è inutile oggi strapparsi le vesti ed è molto più intelligente stringersi intorno alla squadra prendendo atto che, se non entra il tiro da tre punti con una certa regolarità, occorrono aggiustamenti difensivi per non subire contropiede e transizione come Zoran Dragic e Pierria Henry ci hanno ben fatto vedere a Vitoria dopo aver aggiustato il tiro da tre, 1/13 all'intervallo, 9/29 alla fine.

Il figurone di Polonara, passato dalla sua media di 6,4 rimbalzi a gara in stagione alla performance di 13 (10 in difesa) si spiega tutta con il 10/28 da tre dell'AX di cui 2/6 nell'ultimo quarto a tracollo già avvenuto. Non sono le medie cui ci ha abituato l'Olimpia in questa stagione, e Messina sa bene come adeguare le spaziature per creare migliori possibilità ai suoi tiratori nonostante le marcature aggressive. 

Il prossimo futuro in EuroLeague, al tirare delle somme, è ancora radioso per Milano che ha solo il bisogno di ritoccare il record di vittorie per essere certo. In confronto il Real Madrid rischia di rimanere fuori. Con il record 18-13 e dovendo affrontare l'Anadolu Efes in casa e il Fenerbahçe in trasferta la sua qualificazione è ancora più a rischio.