Cosa sta succedendo nella NBA e cos'è la hardship exception

Cosa sta succedendo nella NBA e cos'è la hardship exception

Nelle ultime due settimane si sente sempre di più parlare di hardship exception, un'eccezione attraverso la quale le franchigie NBA stanno aggiungendo giocatori al proprio roster giorno dopo giorno. Ma di cosa si tratta?

La NBA ha il 97% dei giocatori vaccinati contro il Covid-19, ma nonostante ciò la variante omicron di sta diffondendo sempre di più sia negli Stati Uniti d'America che all'interno della lega (circa il 90% dei casi sono variante omicron, come spiegato da Adam Silver). La NBA ha visto nel giro dell'ultimo mese oltre 100 giocatori entrare nel protocollo anti-Covid, che prevede uno stop di 10 giorni per chi fosse risultato positivo al test del Covid-19 a meno di due test negativi a distanza di 24 ore (qui la lista dei giocatori nel protocollo squadra per squadra).

L'indisponibilità di così tanti giocatori ha costretto la NBA a rinviare alcune partite, ma per contenere la problematica la Lega ha permesso di utilizzare le famose hardship exceptions. Come detto si trattano di eccezioni, che permettono alle franchigie di superare il limite dei 15 giocatori registrati nel roster. Di fatto le hardship exceptions consentono alle franchigie di firmare nuovi giocatori quando nel roster sono presenti tre o più giocatori costretti a fermarsi per un periodo di tempo esteso, causa infortunio o salute.

LE MODIFICHE PER IL COVID. La hardship exception è stata modificata recentemente per fare fronte ai molteplici casi di Covid. Nell'ultima modifica, infatti, la NBA ha rimosso il limite dei tre giocatori, permettendo alle franchigie di firmare un nuovo giocatore per ogni giocatore nel roster risultato positivo al Covid-19.
Inoltre ricordiamo che un roster NBA è formato da 15 giocatori + 2 sotto contratto Two-Way, una forma di accordo che permette ad un giocatore di trascorrere parte della stagione con la franchigia NBA e la restante con l'affiliata nella GLeague. Tuttavia, da questa stagione la NBA ha deciso di eliminare i limiti di impiego dei giocatori sotto contratto Two-Way, che possono restare nella NBA senza un limite di tempo stabilito.