LBA - Sandro Gamba: Olimpia, troppi giocatori passivi e senza anima

LBA - Sandro Gamba: Olimpia, troppi giocatori passivi e senza anima

La sconfitta di Brescia, dopo la premessa della scorsa settimana di Ettore Messina che il bonus della squadra di fiducia a inizio stagione è già stato esaurito, lascia amaro in bocca in casa Olimpia. Sandro Gamba fa la sua consueta analisi del martedì sull'edizione locale di La Repubblica.

Stupefatto. Ovviamente in negativo. Tutto quello che sembrava tornato a posto con le vittorie interne di una settimana fa - Panathinaikos e Treviso - torna in discussione con questo filotto di sconfitte esterne, tra Efes, Maccabi e Brescia. Trasferte dure, per carità, avversari specialisti in cattiveria agonistica, risultati rimasti a lungo in bilico (almeno a Tel Aviv e in casa della Germani).

Ma alla fine lasciati lì, anche con errori individuali pesanti, come quelli di Nedovic e Micov domenica sera. Può capitare. Ma quello che mi lascia interdetto è l'atteggiamento passivo di troppi giocatori, che sembrano andare in campo per lo stipendio e poco più. Senza animosità, ferocia, prepotenza. Giocano sempre uguale.

Ed eseguono poco: so per certo che, di alcune cose preparate da Messina in palestra, una buona percentuale non viene eseguita. E non va bene. Non esiste che un coach così esperto, così vincente, così affermato non venga seguito sempre. Si sono visti sprazzi di buona difesa, soprattutto dell'area, tra Israele e Brescia. Sono durati invariabilmente troppo poco, concentrati nel primo tempo, e non hanno prodotto vantaggi significativi.

I cali di pressione difensiva arrivano puntuali e fai fatica a prevederli e a tamponarli. E la stessa interpretazione della zona è insopportabilmente morbida, battuta al primo o al secondo passaggio, al primo ribaltamento di lato con adeguamenti fin troppo lenti. Le grandi squadre aggrediscono, difendono al limite del fallo, una mano vicina alla faccia, una sul braccio, cercano il contatto fisico e se ne avvantaggiano.

L'Olimpia lo fa al massimo per dieci secondi ad azione, poi subisce. E non ha il contropiede come idea, altra anomalia per una squadra di Messina che ha sempre insistito nell'applicarlo come principio. C'è da interrogarsi sul contributo che stanno dando gli italiani, di scarsissima continuità. La doppia faccia, nella stessa partita, di Amedeo Della Valle è sintomatica, le cattive scelte in attacco un lusso che non può permettersi più.

Anche la capacità di incidere di Cinciarini e Biligha, pur con i loro sforzi di dare ordine ed energia, è insufficiente. Ma è chiaro che non è solo lì il problema. I centri? Gudaitis e Tarczewski? Dov'è finito il loro dominio atletico, specialmente in campionato? Spero che una scossa ancora più forte possa darla Sykes, il cui inserimento è promettente. Non sarà un organizzatore ma ha talento e sa stare sul suo uomo nonostante il poco peso.