LBA - No Torino? La parola ad un Sardara comprensivo

LBA - No Torino? La parola ad un Sardara comprensivo

Era tutto lì, bell'e pronto. "Ribadisco che per la cessione mancava soltanto un passo formale. Ora si tratterà di convincere il gruppo che era pronto a essere coivolto in un progetto un pò diverso, condividendolo da subito." Così Stefano Sardara alla penna di Piero Guerrini di Tuttosport.

E prosegue spiegando che "Potremmo anche avere un vantaggio in termini di procedure, lavorare assieme per una stagione; il nostro programma di sicuro non cambia, del resto era triennale. L'idea è di allargare la compagine societaria, porre basi solide per una presenza stabile e in crescita della società in serie A."

Su LBA - in cui ha svolto il ruolo di "grande saggio" solo qualche mese fa: "Abbiamo capito la necessità di Legabasket e della Serie A. Il fatto di essere la società di riserva paradossalmente crea qualche problema in più per la costruzione della squadra."

Sardara, un presidente definito spesso "vulcanico", si presenta così in versione comprensiva e per nulla polemica. E di fronte a una comprensibile brutta figura del movimento davanti alla città di torino e all'opinione pubblica, trova lo scaricabarile: "Questa vicenda per noi amara ha messo a nudo i problemi oggettivi.

La verità è che il vertice di A2, ben sei società contattate, non hanno voluto/potuto salire in A. Perciò anche se noi avevamo fatto tutto, non è stato possibile raggiungere subito la serie A. Dunque servono norme più rigide e una programmazione a più lungo termine."