LBA Finals - Virtus, Teodosic: “Questo traguardo dovrà diventare la regola per il futuro"

LBA Finals - Virtus, Teodosic: “Questo traguardo dovrà diventare la regola per il futuro"

Milos Teodosic, alla vigilia di gara 1 delle finali per il titolo italiano LBA (palla a due ore 20:45, diretta Raisport, Eurosport 2 ed Eurosport player), è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport. Alcune delle sue dichiarazioni.

Teodosic si sente al top. Per qualunque giocatore è importante arrivare al top nei momenti chiave della stagione, sia a livello individuale che a livello di squadra. In alcuni momenti particolari serve anche l’esperienza e penso di essere uno di quei giocatori che può garantirla.

Svolta della squadra. Intanto, ci tengo adire che sono molto orgoglioso della squadra. Nei playoff cambiano tante situazioni, il livello si alza sempre di più. Siamo dove volevamo essere. È stata una stagione strana e particolare per tanti motivi. Non abbiamo mai mollato perciò la nostra finale è meritata.

Cosa manca per vincere lo scudetto. Quando iniziano i playoff tutto si azzera e si riparte quasi daccapo. Rispetto alla stagione regolare possono succedere tanti cambiamenti. Una finale playoff non è una gara secca, si gioca contro la stessa squadra ogni due giorni e quindi sono i dettagli che determinano il risultato. Per vincere le finali oltre all’aspetto tecnico serve anche altro. Tra una serie e l’altra cambia tutto. Le sei vittorie sono importanti ma adesso sono solo un bel ricordo. Il nostro obiettivo nelle prossime gare è lottare fino all’ultimo possesso. Vogliamo finire come tutti noi speriamo.

Che finale si aspetta contro Milano? Dopo 14 anni, la Virtus torna a giocare una finale per il titolo italiano e questo traguardo dovrà diventare la regola per il futuro. Ogni anno dobbiamo mettere un mattone per continuare la nostra crescita. Nelle partite che abbiamo giocato contro Milano quest’anno abbiamo sempre lottato, non abbiamo ancora vinto, ma siamo stati sempre in partita fino alla fine. Mi aspetto una finale dura, tra una partita e l’altra dovremo resettare tutto e in fretta, sia in caso di vittoria che di sconfitta.

Pajola. Quale futuro prevede per lui? Pajo è un ragazzo serio, che si applica tanto in allenamento e che quando scende in campo è disposto a dare tutto per i suoi compagni. Per me non è italiano, lo considero serbo per l’approccio che mette nella gara dal punto di vista della mentalità e dell’altruismo. Lui e Markovic danno sempre la carica a tutti noi in difesa.