LBA Final Eight - Sangue, sudore e lacrime nell'atto terzo di Coppa tra Milano e Venezia

LBA Final Eight - Sangue, sudore e lacrime nell'atto terzo di Coppa tra Milano e Venezia

Quando dici semifinale di Coppa dici Milano vs Venezia. Quella della Coppa Italia 2020 aveva visto la vittoria della Reyer (67-63), che poi si era portata a casa il primo trofeo in quella competizione della sua storia. Ma il 18 settembre scorso quella di Supercoppa italiana ha visto il trionfo dell'Olimpia 76-67, che poi si è portata a casa la quarta del suo palmarès.

E se la cabala gufa contro Ettore Messina, che ricordava alla presentazione della manifestazione ieri il percorso da remake delle due squadre per arrivare al confronto di sabato alle ore 18:00 con ampia copertura televisiva, notiamo che dall'inizio della stagione a oggi esse hanno mantenuto il loro impianto di gioco e la consistenza dei roster, segnale di continuità della visione tecnica dei due allenatori.

De Raffaele lamentava ieri una punta di snobismo da parte della stampa e dei tifosi verso i suoi giocatori, che sarebbero considerati "underdog". Pensiamo non sia vero, piuttosto deve considerare che Milano e Bologna rimangono comunque piazze mediatiche di ben altra consistenza e, in questo campo la "noblesse oblige" di un Watt in maschera di carnevale non basta per pareggiare la tradizione cestistica vincente della concorrenza.

Contro la Virtus ha utilizzato nove giocatori con il solo Bramos oltre i 30' in campo, segno di grande fiducia nel gruppo e della sua pluriennale intesa in campo. Intesa che procura tiri aperti, situazioni vantaggiose. Oltre la possibilità di schierare zone tattiche raffinate e sopperire 

Djordjevic, complice l'assenza confermatasi pesantissima di Belinelli, si è arroccato dietro al trio Markovic-Teodosic-Weems e ha accorciato drasticamente le rotazioni, ma dovrà fare le dovute considerazioni tecniche sulla mancanza di supporto in difesa per Teodosic, regolarmente attaccato dal portatore di palla orogranata di turno, e di supporto per Gamble martoriato nell'area veneta.

C'è un giorno per preparare la gara, e tante situazioni da affrontare. L'Olimpia giocherà in pressing fin dalla rimessa a fondo campo: la velocità della Reyer nel primo tempo ha fatto male a Bologna. Sporcare le linee di passaggio sarà fondamentale per entrambe visto che anche Milano ha raggiunto, grazie agli impegni di EuroLeague, degli automatismi veramente concreti e una esecuzione di gioco notevole.

Datome e Daye, Leday e Bramos possono pure permettersi canestri estemporanei o, come si dice "senza ritmo" ma si vince con la squadra. Punteggio basso, intensità e forse un episodio decisivo ci attendono nel prossimo sangue, sudore e lacrime della gara di domani.