Il Parlamento europeo con una risoluzione ricaccia indietro SuperLeague e NBA Europe

Nella giornata di ieri il Parlamento europeo ha pubblicato una risoluzione che è stata votata a stragrande maggioranza sulla protezione contro la proprietà straniera degli sport europei e sui flussi di capitali fuori dall'Europa, nonché sulla necessità di proteggere i valori e l'identità dello sport europeo. E' chiaramente un segnale inviato alla UEFA - nel calcio le società a proprietà extra europea sono una esagerazione - ma anche a FIBA Europe nel momento in cui sta facendo da spalla alla NBA per organizzare il suo campionato europeo. Non è la prima volta che l'Unione europea si occupa di questioni sportive, pronunciandosi in passato su questioni riguardanti le leghe sportive private e, più recentemente, sulla Super League del calcio che non si è concretizzata. Tra i punti chiave di questa nuova risoluzione, che sarà trasmessa al Consiglio europeo e alla Commissione, c'è il sostegno al modello sportivo europeo e il riconoscimento della "necessità di proteggerlo". Di seguito una sintesi stringente.
Risoluzione P10_TA(2025)0212 del Parlamento Europeo, adottata il 7 ottobre 2025, sul ruolo delle politiche dell’UE nella definizione del Modello Sportivo Europeo:
Sintesi della Risoluzione: Il Modello Sportivo Europeo al servizio della società
Il Parlamento Europeo riafferma il proprio impegno nella difesa del Modello Sportivo Europeo, inteso come bene pubblico che promuove obiettivi sociali e contribuisce a molteplici ambiti delle politiche dell’UE. La risoluzione sottolinea la necessità di proteggere e sviluppare questo modello in modo sostenibile, dal livello locale a quello europeo, garantendo inclusione, equità e accessibilità.
Tra i punti chiave:
Il modello deve riflettere i valori dell’UE: uguaglianza, diversità, inclusione, sostenibilità, salute e competitività.
È essenziale includere le persone con disabilità in tutti i contesti sportivi, anche nei processi decisionali.
Si chiede un maggiore investimento in infrastrutture scolastiche, educazione fisica di qualità e programmi sportivi extrascolastici.
Lo sport è riconosciuto come strumento preventivo contro isolamento sociale, violenza e radicalizzazione giovanile.
I volontari sono considerati fondamentali per il funzionamento dello sport, e si invita la Commissione a sviluppare linee guida per attrarre, valorizzare e mantenere il volontariato.
Lo sport di base è fortemente radicato nella società civile europea, con club e associazioni locali sostenuti da volontariato e piccole imprese.
Il Modello Sportivo Europeo: solidarietà finanziaria, governance e diritti degli atleti
La risoluzione sottolinea l’importanza della solidarietà economica tra sport professionistico e di base, chiedendo alla Commissione di mappare e rafforzare i meccanismi di redistribuzione tra leghe, club e discipline. Si propone un aumento significativo dei fondi destinati allo sport, in particolare attraverso il programma Erasmus+ 2028–2034, con l’obiettivo di sostenere infrastrutture sicure e accessibili, soprattutto nelle aree rurali e svantaggiate. Viene inoltre evidenziata la necessità di regolamenti finanziari coerenti per garantire la sostenibilità del settore, con attenzione alla trasparenza, alla lotta contro la pirateria online e alla prevenzione di crimini finanziari e match-fixing.
La risoluzione promuove una governance sportiva partecipativa e rappresentativa, invitando le istituzioni europee a tutelare i diritti fondamentali degli atleti, inclusi quelli sociali e lavorativi. Si propone la creazione di un Comitato europeo per il dialogo sociale nel settore sportivo professionistico, e si chiede maggiore attenzione alla salute mentale, alle carriere duali e alla protezione dei minori. Il Parlamento ribadisce il valore dell’autonomia sportiva, purché accompagnata da standard elevati di integrità e trasparenza, e invita la Commissione a contrastare modelli di competizione chiusi e commercializzati che minacciano l’equilibrio competitivo. Infine, si chiede una strategia a lungo termine per lo sport e l’attività fisica, fondata su dati concreti e sul rispetto del diritto europeo, con particolare attenzione alla promozione e retrocessione come pilastri del sistema sportivo continentale.