Carlo Fabbricatore: «Italia, si sono allineati i pianeti?»

Fonte: di Carlo Fabbricatore
Carlo Fabbricatore: «Italia, si sono allineati i pianeti?»
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(di Carlo Fabbricatore) Gli ottavi di finale del campionato europeo 2025 FIBA cominciano oggi con gli scontri a eliminazione diretta degli ottavi di finale. Gli elementi da valutare sono tanti, ma il primo pensiero di oggi è per il signor Giorgio Armani: grazie per aver dato una grandissima mano, salvandola e rilanciandola, alla Pallacanestro Olimpia Milano e grazie per aver dato una grande mano alla Pallacanestro italiana. Senza fronzoli e tanta semplicità. Il secondo pensiero va alla Nazionale spagnola, che saluta Sergio Scariolo. Penso che il giusto successore possa essere Pablo Laso. La Spagna dopo una ventina di anni di splendida protagonista nella produzione di giocatori straordinari, senza far nomi uno meglio dell'altro al punto che in una giocata decisiva per una gara non sapevi chi di loro avrebbe avuto in mano l'ultimo tiro, ha avuto un passaggio a vuoto. Scariolo è stato spesso criticato come allenatore, ma come selezionatore non può essere che lodato. E' stato la persona perfetta nel luogo giusto. Ben aiutato dai programmi di sviluppo della FEB, e dalle cantere dei club spagnoli, dal Real fino al Valencia, che ha costruito qualcosa di impensabile a livello europeo e sarebbe opportuno che i club italiani andassero a visitare per provare a vedere se quel tipo di progetto possa essere applicabile ad altre realtà. La grande delusione iberica sono stati i due Hernangomez che fisicamente hanno subito tutti gli avversari e in attacco erano semplicemente inguardabili, in un gruppo anche troppo giovane per fare di più.

Italia. Bisogna considerare che i pianeti si sono allineati. L'Italia affronta la Slovenia, che tolto Luca Doncic e con due assenze eccellenti Nebo e Cancar è una squadra nettamente alla nostra portata, e oserei dire che la sconfitta azzurra sarebbe un qualcosa di molto molto clamoroso. Poi dovrebbe venire la Germania? E' sicuramente una squadra straordinaria, quella che gioca meglio e merita per quello che esprime. Hanno avuto un infortunio importante, ma per loro sostenibile. E in caso di ulteriore vittoria ci sarebbe una tra Francia e Serbia. Ma i transalpini stanno giocando con la squadra B, ed è innegabile: non ha un centro titolare e in più ha avuto defezioni pesanti negli altri ruoli. La Serbia senza Bogdanovic, lo abbiamo detto e lo ripetiamo, è un'altra squadra. Se Micic non è perfettamente in forma, e in questo momento non lo sta dimostrando particolarmente, e Guduric sbaglia la partita anche la Serbia può essere battuta. L'Italia? I giocatori sono questi, senza nemmeno l'alibi di dire di aver lasciato a casa un Tizio, Caio o Sempronio. In una rapida valutazione possiamo dire che mancano Tonut e Polonara, ma altri non sono mai entrati nel progetto. L'Italia ha l'obbligo di puntare fino in fondo perché ripeto i pianeti sono allineati e non arrivare ai quarti almeno o alle semifinali secondo me sarebbe da considerare un risultato negativo.

L'altro lato del tabellone sarebbe stato sulla carta più facile, avresti avuto come avversario più complesso la Turchia. Ma non si può recriminare su un qualcosa che non esiste. Parto da un concetto terra terra: per vincere una grande manifestazione bisogna battere quelli bravi. Tutto il resto è demagogia che non porta a nulla. Anche con Cipro Pozzecco è riuscito a farsi chiamare tecnico. Io parto da una considerazione: l'allenatore della Nazionale non può bestemmiare in modo così palese. Molti mi hanno chiesto cosa ne penso a proposito. Io non sono nè bigotto nè particolarmente religioso, però dal mio punto di vista mi permetto di dire che mi dà fastidio, perché la Nazionale italiana deve essere rappresentata in modo molto sereno. Certe situazioni in campo sono generate dall'isterismo che si vede palese in panchina. Son fioccati dei tecnici in campo che sono dirette conseguenze di certi atteggiamenti. Poi possiamo dire tutto e il contrario di tutto. Ho sentito dire "Anche Obradovic prende i tecnici, ma è un tecnico pensato". Anche Ataman prende tecnici, ma sono tecnici pensati. Non dobbiamo sempre cercare scuse. Prendi il tecnico perché con i piedi in campo, la seconda volta è logico che te ne dà un altro. Poi certi atteggiamenti, i cuoricini dopo i canestri, mi mettono in imbarazzo. E' la Nazionale o un club vacanze? Credo sia un atteggiamento che non paga: i piedi in campo in questi Europei li mettono anche gli altri allenatori. C'è da pensare che nei briefing che fanno gli arbitri i suoi atteggiamenti siano "attenzionati", e che vadano in campo prevenuti. E se Casalone, di fronte alla sceneggiata del togliersi la giacca e tirare fuori la camicia dai pantaloni cerca di nasconderlo alla vista della terna, la percezione di tutti su questo fatto è evidente. Si parla sempre di clima idilliaco, del vogliamoci tutti bene. Non mi sembra che Procida, dopo essere finalmente entrato e aver fatto canestro si sia risparmiato le battute. Ironiche? Questo senso idilliaco lascia il tempo che trova. Non è un club vacanze, è una Nazionale. Dietro il vogliamoci bene ci deve essere un substrato tecnico importante. Le grandi squadre spesso e volentieri non sono composte da grandi amici. Ricordiamoci i Bulls di Jordan e Pippen, finiamola con questa ipocrisia. In una squadra devi avere delle gerarchie ben precise. Se cominci ad avere delle gerarchie un poco a random, non va bene.

Troppa gente purtroppo si improvvisa commentatore. Tipo "e adesso Niang sta giocando al posto di Procida". A me non sembra giochino nella stesso ruolo, anche per tipologie di gioco. Niang può quasi giocare "all around" mentre Procida può giocare non dico due, ma tre piccolo: un'ala piccola classica. Niang ha una fisicità diversa. Procida è stato preso dal Real Madrid dopo una annata importante ma fatta in una squadra che non ha giocato una EuroLeague di vertice. Ha giocato contro giocatori importanti e fatta una grande esperienza. A me è piaciuto molto il discorso di Diouf nel dire che aver giocato l'EuroLeague con la Virtus abbia fatto molto bene per avergli permesso di scontrarsi con grandi avversari. A inizio stagione un centro molto simile a lui, Diop, è andato a Milano e partiva da una situazione migliore e senza Nebo avrebbe dovuto giocare molto di più. Invece Diouf è passato avanti, giocando. Lui e Niang sono le sorprese azzurre di questi campionati, ma neanche più di tanto: dopo aver visto il finale del campionato italiano dei due, era abbastanza prevedibile potessero giocare una grande manifestazione in Europa. Diouf ha detto una cosa molto intelligente: devo migliorare nel gioco fronte a canestro. Se comincia a mettere un tiro da quattro/cinque metri diventa uno dei migliori nel suo ruolo, perché ha grande velocità nei piedi e grande atletismo.