La Francia schianta la Lituania e si laurea campione d'Europa per la prima volta

22.09.2013 23:05 di  Umberto De Santis   vedi letture
La Francia schianta la Lituania e si laurea campione d'Europa per la prima volta

La cartolina di Francia-Lituania è l’ultima palla giocata nel secondo quarto. Francia avanti 47-34 deve battere una rimessa con 90 centesimi di secondo. Diot, da distanza siderale, infila la tripla del +16. Andare al riposo con questa mazzata in testa può spegnere qualunque velleità, anche quella dei maestri del basket lituani. Kazlauskas sa quanto sia difficile una rimonta in questa situazione, l’ha già subita dall’Olympiacos poco più di un anno fa alla guida del CSKA in finale di Euroleague, ma alla Lituania di stasera manca quasi tutto,a parte Linas Kleiza e gli sprazzi di Kalnietis, per provarci.

Maciulis è l’ombra di se stesso, Valanciunas e Motiejunas hanno una supponenza da primi della classe che non fa onore alla loro giovane età, Darius Lavrinovic, Pocius e Javtokas fantasmi in mezzo al campo. La formazione dei giganti del basket prende appena 25 rimbalzi contro i 42 dei galletti, che realizzano ben 12 contro 0 dalla seconda chance al tiro. Mentre dall’altra parte l’orgoglio dei francesi, che sembrano voler dimostrare al mondo che la Nazionale transalpina non è Tony Parker più quattro figuranti, è una molla incredibile, come incredibile è al percentuale al tiro superiore al 60% che la Francia ha mantenuto per tre periodi, prima della passerella finale.

La partita in se dura appena due quarti. Nel primo le formazioni si fronteggiano alla pari, ma mentre i baltici trovano un autentico mattatore in Kleiza, che mette insieme 11 punti nel periodo, la Francia attacca con tutto l’organico mentre gli spettatori hanno ancora negli occhi il one-man-show di Parker di appena due giorni prima. Così la Lituania si ritrova avanti di tre punti 19-22. Collet mette in panchina Parker, Kazlauskas lo fa con Kleiza, ma dopo i primi due punti avversari i francesi mettono insieme un 16-3 che li proietta in vantaggio grazie a un Batum che, segnato un canestro, entra in fiducia come non mai in 21 giorni di Europei. I lunghi transalpini tengono la posizione, gli esterni sopportano bene la pressione di Kalnietis e Seibutis, mentre Pocius sembra una radio spenta degli anni ’60. Quando al 18’ Parker rientra in campo, fresco come una rosa, i suoi compagni da De Colo a Diaw gli hanno servito lo scalpo lituano su un piatto d’argento, pardon D’ORO. La ciliegina sulla torta di Diot poi, ve l’abbiamo raccontata.

Kazlauskas le prova tutte, nella ripresa, ma il trend non cambia anche perché i suoi ragazzi sono disuniti, scomposti. Praticano in difesa una zona che a Siena si definirebbe “la zona del Custoza”, dal nome del playground più gettonato della città. Ovvero una zona bislacca che lascia sempre il tiro buono all’esterno dalla linea del tiro libero … e i francesi vanno a nozze. C’è gloria per Gelabale, Ajinca e Petro, che non fanno rimpiangere il Noah e gli altri lunghi più titolati rimasti fuori dall’avventura slovena. Toccato il massimo vantaggio +22 al 26’ inoltrato (64-42), si tratta solo di congelare la gara fino al fischio finale. Ed è il momento dello show di Parker, abilissimo a tenere la palla quanto più tempo possibile, a segnare in entrata perché nessuno sembra in grado di contenerlo, mentre i lunghi baltici sono pressoché assenti nel gioco d’attacco.  Finisce col delirio francese quando Collet a due minuti dalla fine richiama in panchina nell’ordine prima Batum, poi Diaw e infine l’asso dei  San Antonio Spurs, che è anche MVP del torneo continentale.