Polemica Olimpia Milano e Slovenia, nuovo attacco di Sekulic su Nebo e Cancar

Polemica Olimpia Milano e Slovenia, nuovo attacco di Sekulic su Nebo e Cancar
© foto di Ciamillo

L'intervento del General Manager dell'Olimpia Milano Christos Stavropoulos non è bastato a mettere a tacere le speculazioni in merito alla rinuncia di Josh Nebo e Vlatko Cancar alla Nazionale slovena per gli Europei 2025. Il CT della Nazionale Aleksander Sekulić ha rilasciato una lunga intervista a Meridian Sport, coinvolgendo ancora una volta il club italiano. "Siamo soddisfatti. Soprattutto del gruppo e della motivazione dei giocatori. Siamo invece un po’ meno soddisfatti del fatto che alcuni rappresentanti non hanno potuto venire a giocare. Parlo di Cancar e Nebo, a cui il club non ha permesso di partecipare con la Slovenia. Nonostante avessero una grande voglia di esserci. Da un lato è un duro colpo, dall’altro dobbiamo sfruttare l’occasione e dare spazio ai giovani".

E aggiunge: "Queste decisioni ci hanno cambiato molto i piani. Ci siamo riuniti il 23 luglio, e Čančar mi ha comunicato due giorni prima che non poteva venire perché il club dice che non ha superato i test medici lì. Un mese prima avevamo parlato e lui era molto motivato, desideroso di giocare per la nazionale. Interessante: un anno fa era in condizioni fisiche peggiori, e Denver lo aveva comunque lasciato giocare nelle qualificazioni olimpiche. Ora sta benissimo, quindi la cosa è davvero strana. Nebo? So che ha avuto una stagione faticosa a causa degli infortuni. Ha giocato poco, ma avevamo garanzie che fosse sano e pronto. Però il club ha comunicato che non lo è, che deve recuperare. Lui stesso ha detto che il club non gli permette di giocare e non voleva creare problemi".

Per una Nazionale come la Slovenia il colpo è duro. “Tutti veniamo con il desiderio di raggiungere il miglior risultato possibile. Quando perdi giocatori che giocano in NBA o Eurolega, per noi è un fattore davvero importante. Abbiamo un numero limitato di cestisti e quando mancano quelli che sono sul palcoscenico più grande, fa male. Ma ho detto alla squadra che dobbiamo sfruttare questo come ulteriore spinta. Essere un po’ più liberi mentalmente e fa emergere qualcosa di buono"