Olimpia, Sandro Gamba: "Tra bastone e carota, fossi Ettore sceglierei il primo"

Olimpia, Sandro Gamba: "Tra bastone e carota, fossi Ettore sceglierei il primo"
© foto di SAVINO PAOLELLA

Si ritrova a commentare gara 1 dei quarti di finale dei playoff di LBA coach Sandro Gamba, in edicola sulle pagine dell'edizione locale de La Repubblica, nel giorno di gara 2 tra Olimpia Milano e Dolomiti Energia Trentino: "Eravamo a bordo campo io e il mio amico Arturo, l'Arthur Kenney lì con il suo bel farfallino, entrambi esterrefatti. Non solo e non tanto per la sconfitta, che già quella una roba allucinante. Ma dall'atteggiamento: i giocatori che non si salutano, che non si aiutano, che non se la passano e che contestano in campo le decisioni dell'allenatore. E' la cosa peggiore che possa succedere in partita. Non si fa così, mai. Una roba da prenderli in spogliatoio e appenderli al muro. La disciplina e — uso una parola forte — l'educazione sono ingredienti fondamentali per costruire un gruppo, non sono nemmeno da mettere in discussione tanto sono scontati. Spero che in società ci sia stato qualcuno che ieri abbia fatto un bel discorsetto alla squadra, puntando gli indici in faccia se necessario, per riportare tutti alle proprie responsabilità e all'unico obiettivo comune possibile, che è lo scudetto. E il buon nome della proprietà, la più importante che c'è nel basket italiano. Bisogna dimostrare adesso, da stasera, bisogna scegliere cosa si vuole essere: buon insieme di giocatori (magari un po sopravvalutato) o squadra all'altezza di un titolo. Fossi in Ettore Messina, tra bastone e carota non avrei dubbi nello scegliere il primo, a muso duro e pedalare dritti. E poi penserei al resto, a cominciare dal ritmo partita: quello alto del primo quarto è quello più congeniale a questa Armani, ma per applicarlo c'è bisogno di ben altra difesa, aggressiva nei contatti e magari allungata, pronta sulle linee di passaggio: non ho visto gran passatori con la canotta di Trento, una crepa in cui infilarsi".