NBA - Steph Curry sull'eventuale arrivo di Ben Simmons ai Warriors

Steph Curry ha dovuto fare qualche salto mortale dialettico per evitare di essere accusato di tampering a seguito di una domanda sul suo ruolo all'interno del front office dei Golden State Warriors e sulla possibilità che la squadra possa arrivare via trade a Ben Simmons. I Warriors sono una delle squadre di cui si è parlato per l'eventuale trasferimento del playmaker che vuole uscire da Philadelphia. 

Curry, che venerdì ha chiacchierato con Michael Smith e Michael Holley durante lo spettacolo Brother From Another come parte della sua copertura di commentatore della Ryder Cup, ha dovuto scegliere con cura le sue parole quando uno dei suoi ospiti lo ha interrogato sulla situazione di Simmons.

L'ex MVP si è assicurato di non dire nulla che potesse essere interpretato come tampering, anche se i giocatori di solito non vengono multati per questo. "Diciamo che se non stai avendo quelle conversazioni, allora non ci stai provando, mettiamola così", ha detto.

Il playmaker 33enne ha anche rivelato di avere voce in capitolo nelle decisioni della squadra, il che non deve sorprendere: "Partecipo pesantemente, non sono nella war-room, ma io e Bob (Myers) parliamo molto, e cerco di dare il mio contributo su quali siano le decisioni migliori".