NBA - Maretta tra i Bucks, Antetokounmpo si sfoga con la stampa

NBA - Maretta tra i Bucks, Antetokounmpo si sfoga con la stampa
© foto di Milwaukee Bucks

Mentre Bobby Portis si è arrabbiato con gli allenatori e i compagni di squadra nello spogliatoio dopo la sconfitta nella semifinale dell' In Season Tournament a Las Vegas, Giannis Antetokounmpo non ha esitato a condividere la sua frustrazione con la stampa. Autore di una solida prestazione da 37 punti e 10 rimbalzi contro i Pacers, il “Greek Freak” non riconosce più la sua squadra. Le sue parole.

"Il nostro livello di talento è incredibile ma dobbiamo essere più organizzati. Ho la sensazione che a volte non lo siamo affatto. Non sappiamo cosa stiamo cercando di ottenere in attacco, o talvolta in difesa non scattiamo sul dropback. Non effettuiamo molti tiri da 3 punti all'inizio della partita. Alla fine, devi proteggere la palla. Devi sapere dov'è la palla. Abbiamo avuto molte situazioni oggi in cui loro hanno fatto molte schiacciate, triple aperte, triple all'inizio della partita. Dobbiamo essere migliori."

Giannis Antetokounmpo vuole ricordare ai suoi compagni che nella NBA non si deve mai dare nulla per scontato. Perfino le squadre più modeste riescono a diventare pericolose se sottovalutate perché nella Lega ci sono soltanto buoni giocatori che aspettano solo la loro occasione per essere sotto i riflettori.

Non ti regaleranno nulla. A volte ho la sensazione che stiamo solo aspettando perché abbiamo dei grandi giocatori... Ma giocatori del calibro di Tyrese Haliburton, Myles Turner o Aaron Nesmith non ci daranno la partita. Dobbiamo essere migliori. Dobbiamo andare alla partita. Alla fine penso che siamo grandi giocatori, ma se non scendiamo in campo e non siamo competitivi non ci rispetteranno. Daranno il massimo contro di noi."

Il messaggio è principalmente per i compagni: “Sono i giocatori che giocano. Siamo noi quelli in campo, giusto? Gli allenatori possono dire quello che vogliono e metterci nelle condizioni di avere successo, e noi vogliamo che lo facciano. Ma bisogna saper giocare, giusto? Ad esempio, se non recuperi la palla, non è colpa degli allenatori... Se non riesci a eseguire uno schema a fine partita o perdi la palla, non è colpa degli allenatori. Non è colpa degli allenatori. Puoi incolpare solo te stesso!"