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NBA - Alta tensione a Memphis: Iisalo rischia la panchina?

08.11.2025 19:40 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
MERCATO NBA - Alta tensione a Memphis: Iisalo rischia la panchina?

L’inizio della stagione NBA di Tuomas Iisalo alla guida dei Memphis Grizzlies si sta rivelando più complicato del previsto. Dopo la sospensione di Ja Morant per una gara e le recenti dichiarazioni del playmaker, che ha ammesso di aver “perso la gioia” per il basket, l’attenzione dei media e dei tifosi si è concentrata tutta sull'allenatore finlandese. Morant ha espresso frustrazione per la gestione delle rotazioni, invitando più volte i giornalisti a “chiedere a Iisalo” le ragioni delle sue scelte. Il coach ha spiegato che la sua strategia, basata su rotazioni corte, è pensata per “ottimizzare il rendimento della squadra nel breve, medio e lungo periodo”, pur ammettendo che “alcuni giocatori, come Ja, possono trovare difficile adattarsi a questo tipo di approccio”.

Le critiche non si sono fatte attendere, soprattutto da parte di ex giocatori. Eddie Johnson, ex sesto uomo dell’anno NBA e attuale commentatore, ha attaccato duramente lo stile del tecnico: “Ho giocato in Europa, e questo tipo di allenatore finirà presto per tornare a lavorare in FIBA”, ha scritto su X. “Prima di tutto devi avere un ottimo rapporto con la tua stella, e poi le sostituzioni stile hockey non funzionano. Iisalo allena in modo robotico. Lascia che sia il giocatore a dirti quando è stanco!” L’ex guardia degli Olympiacos ha reagito così a un report di Brett Siegel (ClutchPoints), secondo cui Iisalo avrebbe sfidato Morant a “mostrare più energia e coinvolgere i compagni”, messaggio che il giocatore avrebbe preso male.

Sempre secondo Siegel, Morant avrebbe risposto che i continui cambi stavano “uccidendo il ritmo e l’entusiasmo della squadra”, soprattutto nel secondo tempo della sconfitta contro i Los Angeles Lakers. Arrivato in NBA dopo aver guidato il Paris Basketball, Iisalo ora si trova di fronte alla sfida più grande: adattare le sue idee al mondo NBA e, soprattutto, ricucire un rapporto già incrinato con la sua stella più importante. Altrimenti rischia lui, oppure Morant.