I Knicks crollano contro i Bulls, Mike Brown chiede una reazione immediata
Periodo complicato per i New York Knicks, che incassano la terza sconfitta consecutiva dopo i ko contro Miami e Milwaukee. Contro i Chicago Bulls, ancora imbattuti nella Eastern Conference, la squadra di Mike Brown ha subito ben 135 punti, evidenziando gravi lacune difensive. Nonostante il buon avvio con OG Anunoby (24 punti) e Karl-Anthony Towns (22 punti, 10 rimbalzi), i Knicks non sono riusciti a contenere l’attacco avversario. La difesa è apparsa fragile e poco reattiva, soprattutto nel primo tempo, dove gli avversari hanno trovato il canestro con troppa facilità.
Il ritorno in campo di Mitchell Robinson e Miles McBride non ha migliorato la situazione. Secondo lo staff tecnico, la squadra ha mostrato scarsa disciplina tattica e non ha seguito le indicazioni fornite. Jalen Brunson ha confermato che le strategie non sono state applicate con la giusta intensità, sottolineando come l’impegno collettivo sia stato insufficiente. La mancanza di attenzione e di impatto fisico ha compromesso la tenuta difensiva, lasciando spazio agli avversari per costruire il proprio gioco.
Anche il contributo della panchina è stato deludente: Josh Hart, Guerschon Yabusele e Jordan Clarkson hanno combinato solo 9 punti con un 2/8 al tiro. Nessuno dei tre è riuscito finora a incidere in modo significativo. Lo staff tecnico ha evidenziato la necessità di migliorare nelle soluzioni offensive dei sostituti, che devono essere più efficaci nel finalizzare, sfruttare le transizioni e trovare canestri facili. Al momento, queste componenti mancano e pesano sull’equilibrio della squadra.
I prossimi sette incontri si giocheranno al Madison Square Garden, a partire dalla rivincita contro i Bulls domenica sera. Mike Brown ha sottolineato come l’avversità, se affrontata nel modo giusto, possa rappresentare un’opportunità di crescita. Il coach si aspetta una risposta decisa dal gruppo, pronto a testare la propria resilienza in un momento delicato della stagione. La sfida contro Chicago sarà il primo banco di prova per invertire la rotta e ritrovare fiducia.