Pallacanestro Varese, Kastritis: "Ciò che conta è giocare nel modo giusto"
Pallacanestro Varese in partenza verso Venezia per la quinta giornata di campionato di pallacanestro di serie A 2025-26. L'aggiunta di Ike Iroegbu è ovviamente un aiuto, ma ci vuole tempo per metabolizzarla. Capitan Librizzi, costretto ai box da un virus intestinale nella giornata di ieri, ma in ripresa ed in gruppo oggi, sono nelle considerazioni di coach Giannis Kastritis in vista della sfida al Taliercio contro l'Umana Reyer.
«È stata una settimana importante, come tutte del resto quando si giocano le partite in regular season, coincisa con l’arrivo di Iroegbu, un giocatore utile in tutti i sensi: in primis perché è uno in più nelle rotazioni, in secondo luogo perché porta tanta qualità sia come persona che come giocatore di basket. Fisicamente sta bene, ma non è facile entrare in una squadra nuova, arrivando a metà settimana e doversi preparare per una partita di alto livello come quella che affronteremo domenica contro Venezia, in una settimana in cui abbiamo avute diverse assenze, con diversi giocatori che non sono stati bene. Tutto il gruppo, comunque, ha fatto il possibile preparandosi al meglio per la sfida contro l’Umana. Mentalmente i ragazzi stanno bene, anche se ovviamente a nessuno piace perdere. Quello che però stiamo provando a far capire loro è che per quanto importante sia il risultato, ciò che più conta in questo momento è capire il motivo dei nostri risultati. Anche questo fa parte di un processo quasi culturale: puoi vincere una partita e farlo in modo sbagliato, così come puoi perdere giocando bene, come successo in parte sabato scorso contro Trento. Dovremmo cercare di superare mentalmente questo aspetto ogni giorno, dimenticando il risultato e riconoscendo se stiamo facendo la cosa giusta o no. Fin dall’inizio, il “paint touch”, come diciamo, cioè o passare la palla al lungo oppure entrando nell’area con il palleggio, è uno degli obiettivi principali che dovremmo avere come squadra. Molte volte sembra forse che tiriamo molte triple, ma anche quelle situazioni nascono da una giocata nel pitturato. Senza entrare in dettagli tecnici, ciò che conta è giocare nel modo giusto: se questo significa entrare in area, allora dovremo entrare in area; se significa fare qualcosa di diverso, allora, dovremo essere pronti a farlo. Nello stato in cui siamo, dobbiamo assicurarci di giocare nel modo corretto sia in difesa che in attacco. E molto spesso queste due cose sono collegate».