Edwards esplode 44 punti, e Randle chiude l’overtime per piegare i Pelicans
Minnesota piega New Orleans 149-142 dopo un overtime al termine di una partita a punteggio altissimo, decisa dalle protagoniste nei momenti caldi. Anthony Edwards mette la firma più grande: 44 punti (season-high) con 34 nella ripresa, dopo un avvio complicato al tiro da tre, e il layup del pareggio che manda tutti al supplementare. Davanti, i Pelicans si accendono con la serata di Trey Murphy III (33) e le mani di Saddiq Bey (22), mentre le matricole Derik Queen e Jeremiah Fears chiudono a 21. Il ritmo resta alto, le esecuzioni rapide e l’inerzia cambia più volte prima del punto esclamativo dei Wolves.
New Orleans prova a dettare la trama nel secondo quarto con un 15-0 in tre minuti che ribalta il 55-53 in 68-55: Bey ne firma sette, Murphy aggiunge cinque e i Pels chiudono quella frazione sul 43-27. La partita si esalta dopo l’intervallo: Edwards, che arrivava a 37.2 di media nelle ultime cinque, fatica inizialmente dall’arco (1/5 nel primo tempo) ma poi si incendia con 5/8 da tre nella seconda metà, prendendo campo e responsabilità. Il controcanto arriva da Rudy Gobert, dominante vicino al ferro con 26 punti e 13 rimbalzi, e da un gruppo che regge l’urto: Jaden McDaniels ne mette 17, Julius Randle 16 in totale e sarà poi l’uomo dell’overtime con tre giocate pesanti.
Nel finale dei regolamentari la gara si fa nervosa e ogni possesso pesa. I Pelicans scappano sul 129-125 a 1:03 dalla sirena grazie alla schiacciata di Queen, ma non segnano più: Edwards attacca Jose Alvarado e pareggia con un layup a 2.3 secondi, poi la difesa di Minnesota chiude ogni varco e si va all’extra. Il supplementare è una questione di esecuzione e fisicità: Randle ci mette 8 punti nell’OT, Gobert appoggia tre schiacciate e i Timberwolves alzano il volume in area mentre Edwards mantiene la pressione dal perimetro. New Orleans, già provata da una striscia negativa pesante, perde ritmo e precisione proprio quando servirebbe continuità.
Il 149-142 alla sirena premia i Timberwolves, alla terza vittoria consecutiva, e certifica la crescita di Edwards nell’ultimo mese. Per i Pelicans, che hanno il peggiore record NBA (3-19) e hanno perso 13 delle ultime 14, pesa anche l’ennesima assenza di Zion Williamson, con un problema all’adduttore destro: il leader di New Orleans aveva viaggiato a 22.1 punti e 5.6 rimbalzi in 10 gare stagionali. La serie prosegue subito: i Pelicans ospitano di nuovo i Timberwolves giovedì notte, con l’urgenza di ritrovare ritmo e punteggio nel quarto periodo, mentre Minnesota cerca continuità sulla scia del suo uomo franchigia.