EL - Mikka Muurinen vuole lasciare il Partizan e andare in NCAA
Miikka Muurinen è stato uno dei nomi più discussi dell’EuroBasket 2025 con la Finlandia. Dopo l’enorme attenzione proveniente dagli scout NBA, il giovane talento ha sorpreso tutti scegliendo una strada fuori dagli schemi: invece dell’NCAA, ha deciso di firmare con il Partizan Mozzart Bet Belgrade. Intervistato da Skweek, Muurinen ha innanzitutto parlato dell’esperienza con la nazionale finlandese: “La cultura del basket sta sicuramente crescendo. Sempre più giovani vogliono giocare a pallacanestro grazie a ciò che abbiamo fatto. È bello essere un modello per tutti quei ragazzi, ma dopo l’EuroBasket è stato più o meno lo stesso”, ha dichiarato. Il classe 2006 ha poi raccontato le prime sensazioni vissute nella massima competizione continentale: “Voglio dire, è una sfida perché ci sono veterani che hanno giocato per anni in NBA e poi secondo, terzo, quarto anno in EuroLeague. È sicuramente difficile, ma sto capendo come funziona”, ha spiegato, aggiungendo: “È la parte più impegnativa in questo momento, ma la seconda parte più impegnativa è stata probabilmente il primo anno negli Stati Uniti, perché è tutto così diverso, è solo uno-contro-uno, però poi mi sono abituato”.
Il talento finlandese ha però ammesso che la sua esperienza europea potrebbe durare poco. Interrogato sulla possibilità di restare nel Vecchio Continente anche il prossimo anno, Muurinen è stato chiaro: “È improbabile, ma è un’opzione”, ha detto. “È una tappa di un anno, sai, per crescere il più possibile, ottenere tutto da questa opportunità e poi portarlo al college, si spera, e poi in NBA”. L’ala ha confermato che dal prossimo anno giocherà in NCAA, lasciando il Partizan al termine della stagione: “Ho ricevuto offerte dal college dal mio secondo anno di liceo. Ora ne ho 25, e dovrei andare al college l’anno prossimo. Non ne sto rifiutando nessuna, sto solo aspettando”, ha rivelato.
Alla domanda se avesse una preferenza tra restare in Europa o trasferirsi al college, Muurinen non ha avuto dubbi: “[Preferirei] andare al college, sicuramente. È sempre stato il mio sogno, e non lo cambierò”, ha dichiarato. In chiusura, il finlandese ha parlato anche del rapporto con Željko Obradović, con l’intervista realizzata prima delle dimissioni del tecnico serbo: “Voglio dire, il coach è una brava persona, una grande persona. Ovviamente mi allena duramente. Ne ho bisogno. È duro sul campo. Cerco di prendere i suoi consigli, qualunque cosa mi dica, e poi anche fuori dal campo è, sai, una persona vera”, ha concluso. Una stagione da un anno solo, ma che potrebbe segnare profondamente la crescita del giovane talento nordico.