I Sixers travolgono i Wizards: Maxey domina, Philadelphia passeggia
Philadelphia parte con qualche difficoltà contro la fisicità dei Wizards, capaci di imporsi a rimbalzo e di provocare falli con Marvin Bagley III e Justin Champagnie. Dopo un primo quarto equilibrato, i Sixers trovano la chiave sistemando la gestione del pallone e mantenendo alta la precisione al tiro, elementi che permettono di prendere il controllo della gara. Tyrese Maxey detta il ritmo come di consueto, ma non è solo: Jared McCain entra dalla panchina con grande aggressività al ferro, mentre Paul George, Justin Edwards e Jabari Walker puniscono dall’arco quando la palla circola bene. Due parziali, un 12-1 e un 10-1, spaccano la partita e portano Philadelphia avanti 66-54 all’intervallo, nonostante le assenze pesanti di Joel Embiid, Quentin Grimes, Kelly Oubre Jr. e Trendon Watford.
Al rientro dagli spogliatoi Washington prova a reagire, ma l’indirizzo da tre punti non li assiste e le palle perse diventano un invito per i Sixers a correre in transizione. Dominick Barlow si fa sentire in area, Maxey si accende dalla distanza e la squadra di Nick Nurse prende definitivamente il largo fino al 101-77, chiudendo di fatto ogni discorso con largo anticipo. L’ultimo quarto si trasforma in puro garbage time, con Philadelphia che controlla senza problemi e chiude 121-102. Maxey è il protagonista assoluto: 35 punti, 6 assist e 4 recuperi in appena 29 minuti, con 20 segnati nel solo terzo periodo tra triple e penetrazioni in contropiede. Una prestazione che ha permesso al leader della lega per minuti giocati di concedersi un quarto intero di riposo, confermando ancora una volta il suo ruolo centrale nel progetto Sixers.