Gli Atlanta Hawks dovrebbero riconsiderare la formazione titolare?

Gli Atlanta Hawks dovrebbero riconsiderare la formazione titolare?

All’inizio della stagione, lo stop di Trae Young ha riportato alla mente dei tifosi degli Atlanta Hawks ricordi già vissuti: gli infortuni hanno spesso condizionato questa squadra e, in passato, ogni assenza del loro leader aveva reso il gioco quasi inguardabile. Questa volta, però, lo scenario è stato diverso. Nelle ultime settimane senza Young, Atlanta ha collezionato 12 vittorie su 18 partite, rafforzando la propria posizione nella corsa al vertice della Eastern Conference. Il merito va soprattutto alla crescita di tre protagonisti.

Jalen Johnson sta vivendo un’esplosione da futuro fuoriclasse: oltre 23 punti di media, 10 rimbalzi e 7 assist, con percentuali eccellenti (54% dal campo, 41% da tre, 79% ai liberi). Qualunque sia il ruolo di Young al ritorno, è evidente che Johnson sia ormai il giocatore più importante della franchigia.
Onyeka Okongwu, alla sua sesta stagione, ha compiuto un salto di qualità. Viaggia a 16,4 punti di media, soprattutto uscendo dalla panchina, grazie a un tiro da tre diventato arma affidabile: oltre il 37% su più di 5 tentativi a gara, quando in passato non superava i 2. In pochi mesi ha quasi raggiunto il suo massimo di triple tentate in carriera.

La sorpresa più grande è stata Nickeil Alexander-Walker. Dopo il contratto triennale da 42 milioni firmato in estate, l’ex Minnesota — che non superava la doppia cifra di media dal 2021–22 — è stato promosso titolare e sta producendo oltre 20 punti a partita con percentuali di 47/39/86.
Al rientro Young riprenderà naturalmente il posto di playmaker, ma resta da capire se Quin Snyder confermerà il quintetto originario: Alexander-Walker è stato la miglior guardia della squadra per sei settimane. E se Porzingis ha dato buoni segnali quando disponibile, il futuro nel ruolo di centro sembra già appartenere a Okongwu, che potrebbe essere superiore.