Charlotte Hornets, la panchina sorprende con Diabate, James e Salaun

Charlotte Hornets, la panchina sorprende con Diabate, James e Salaun

Dopo tre partite, è chiaro che la panchina non è più un problema per gli Charlotte Hornets. Il trio formato da Moussa Diabate, Sion James e Tidjane Salaun ha offerto un contributo inaspettato ma fondamentale. Diabate, in particolare, ha cambiato l’inerzia della gara contro i Washington Wizards, entrando nel terzo quarto con la squadra sotto di 7 punti e segnando i successivi cinque, avviando un parziale che ha portato Charlotte in vantaggio 95-88. Coach Charles Lee ha finora preferito Ryan Kalkbrenner come centro titolare, e l’impatto di “Moose” dalla panchina potrebbe spingerlo a mantenere questo equilibrio.

Sion James si è distinto come difensore affidabile, ma anche come tiratore preciso da tre punti (71,4% su 1,7 tentativi a partita), mentre Tidjane Salaun ha stupito per efficienza e intelligenza tattica: 60% dal campo, 66,7% da tre e un plus/minus di +11,3, secondo solo a LaMelo Ball. Questo trio ha portato energia e solidità in uscita dalla panchina, contribuendo al buon avvio stagionale degli Hornets (2-1). Anche se non sempre i numeri saranno eclatanti, la loro intensità e versatilità sembrano destinate a diventare un punto fermo della rotazione.

Con Brandon Miller ancora ai box, la second unit ha trovato nuove risorse. Tre Mann, atteso come possibile Sesto Uomo dell’Anno, fatica a trovare ritmo, ma l’arrivo di Collin Sexton o Kon Knueppel dalla panchina potrebbe dare ulteriore spinta. In attesa del rientro di Miller nel quintetto base, Charlotte può contare su una panchina giovane, dinamica e sorprendentemente efficace: un’arma che potrebbe fare la differenza nel lungo corso della stagione NBA. Sono passati 9 anni dall'ultima volta che hanno disputato i playoff: dalla stagione 2015–16, quando furono eliminati al primo turno dagli Miami Heat in una serie finita 4-3. Potrebbe essere questo l'anno buono per riprovarci?