Dan Peterson: «Italiani decisivi. Virtus con nucleo che sposta. Olimpia in work in progress»

26.10.2025 10:00 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
Dan Peterson: «Italiani decisivi. Virtus con nucleo che sposta. Olimpia in work in progress»
© foto di Degaspari/Ciamillo

Nel suo editoriale su La Gazzetta dello Sport, Dan Peterson parla degli italiani di Bologna e Milano. "La Virtus ha già un nucleo italiano che sposta. Diouf che ha 24 anni ma gioca come un veterano, dimostra come i ragazzi di talento abbiano solo bisogno di una possibilità: la sua ultima stagione in Eurolega è stata molto positiva e in Nazionale è ormai una certezza. Lui c'è quando serve. La mentalità giusta è questa: fare come i pompieri quando serve spegnere un incendio e portare acqua, essere pronti insomma", esordisce Peterson, che aggiunge: "L'Olimpia è un po' un work in progress. Ma gli italiani ci sono! Pippo Ricci ha fatto anche lui partite super in Eurolega. Forse quella contro lo Zalgiris Kaunas, che era primo in classifica e giocava in casa, è stata la migliore della sua grande carriera. Poi, coach Ettore Messina ha tre ottimi giocatori "da playground", cioè versatili: Stefano Tonut, Nico Mannion e Diego Flaccadori. E deve solo aspettare di avere anche Leonardo Totè, uno che mi piace molto. Sono quattro elementi che possono "rompere" le partite con la loro qualità".

Peterson più in generale ricorda: "Non credo che agli allenatori manchi il coraggio per lanciare i giovani italiani, credo che tocchi ai giocatori essere pronti. Devi costringermi a farti giocare attraverso tante cose buone in allenamento. A me è successo con Marco Bonamico a Bologna: era talmente bravo che sarei stato un pazzo a non farlo giocare a 16-17 anni. All'inizio ero riluttante a dargli tanto spazio ma quando l'ho messo in campo non è uscito più. Stessa cosa per Riccardo Pittis a Milano [...] Personalmente devo ogni successo che ho avuto in Italia, in gran parte, ai miei campioni italiani: Gianni Bertolotti, Gigi Serafini, Massimo Antonelli, Charlie Caglieris, Marco Bonamico e Renato Villalta con la Virtus Bologna; Dino Meneghin, Renzo Bariviera, Roberto Premier, Toio Ferracini, Franco Boselli, Riccardo Pittis e Fausto Bargna con l'Olimpia Milano. Gli eroi di allora. Ma ci sono anche gli eroi di oggi. Decideranno molto. Forse tutto".